Esodo RAI, Amadeus addio
Non si è parlato di altro in questi giorni, l’amico Fiorello ha sdrammatizzato dicendo che grazie ad Amadeus si è anche smesso di parlare delle guerre che imperversano in giro per il mondo. In molti erano rimasti scettici quando già durante la 74a edizione del Festival di Sanremo, lo showman romagnolo aveva annunciato che non avrebbe più condotto la kermesse musicale italiana dopo ben cinque edizioni. Adesso, invece, è ufficiale anche l’addio alla Rai che in quest’ultimo periodo vede molte punte di diamante navigare verso nuovi lidi.
Showman da record
Figlio artistico di Claudio Cecchetto inizia la sua avventura nel mondo dello spettacolo da giovanissimo stringendo un legame viscerale col mondo della radiofonia. La musica non lo abbandona mai e i primi veri successi sono condivisi con quegli amici storici che gli anni ’90 se li sono mangiati: Fiorello, Jovanotti, Marco Baldini. La prima sfida è la conduzione del Festivalbar ’93; un successone. Da quel momento è un continuo andare e venire tra mamma Rai e papà Mediaset che se lo contendono non senza momenti di crisi di visibilità. Gli anni passano e lo spettatore medio cambia ed è qui che Amadeus diviene il re del preserale: Reazione a catena, Tale e Quale Show e, infine, il vincente I Soliti Ignoti. Viso lungo e affusolato, naso importante e occhi chiari, rimane giovanile, sempre elegante nei modi e affabile; perché in fondo è così che vogliamo un conduttore televisivo. È il 2019, Amadeus è pronto per Sanremo, l’apoteosi della conduzione televisiva. Cinque edizioni, la prima è l’ultima pre-Covid, quella del 2021 sarà invece l’unica nella storia a essere svolta senza pubblico in sala. L’ultima edizione, quella che ha visto vincere Angelina Mango ha raggiunto, nella serata finale, il 74,1% di share, ottenendo il miglior risultato dal 1995.
Orizzonte Warner Bros
Ma la Rai è ormai solo un lontano ricordo e anche se in pochi gli hanno creduto quando ha annunciato di non voler più ritornare alla direzione artistica del Festival, adesso è ufficiale anche l’addio all’emittente nazionale che perde uno dei suoi conduttori di primo piano. Una separazione consenziente e non troppo burrascosa sembrerebbe dalle dichiarazioni di entrambi:
«È con rammarico che la Rai prende atto della decisione di Amadeus di interrompere il rapporto di collaborazione con il Servizio Pubblico. Ma resta, forte, il senso di riconoscenza e di gratitudine per il percorso comune, costellato di grandi successi e di momenti che, come il Festival di Sanremo, sono entrati nella storia della Rai e del Paese. Nell’augurare ad Amadeus buon lavoro, all’Azienda resta la certezza di aver fatto ad Amadeus – proprio per la stima e la considerazione dovuta alla sua professionalità – tutte le proposte possibili in termini economici ed editoriali nella piena garanzia della massima libertà artistica».
Con queste parole l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi hanno commentato la volontà di Amadeus, espressa in un lungo video postato sui social.
Non manca di certo il commento di chi invece è riuscito ad accaparrarsi il conduttore. Warner Bros, infatti, ha fatto sapere di aver stipulato un contratto che vedrà Amadeus impegnato su Discovery, emittente di casa Warner, per una durata non inferiore ai quattro anni.
Esodo RAI
Continua a far discutere quello che ormai possiamo definire un vero e proprio esodo dalla Rai. Prima Fazio, adesso Amadeus, nel frattempo Milena Gabanelli, Corrado Augias e altri ancora. In questi giorni si vocifera che anche Sigfrido Ranucci e Federica Sciarelli abbiano le stesse intenzioni. La Rai non naviga in buone acque, soprattutto dopo le accuse che arrivano dal suo interno con i giornalisti che promettono a breve uno sciopero della durata di cinque giorni. Il comunicato USIGRai, trasmesso qualche giorno fa, in diretta, dai giornalisti del Tg1 e del Tg2, continua a riecheggiare: «Questa non è la nostra idea di servizio pubblico».