Consulenza e organizzazione aziendale sulle spalle dei giganti
Attualità
19 Novembre 2021

Consulenza e organizzazione aziendale sulle spalle dei giganti

L’eredità di Eugenio Colorni e Albert Hirschman: la case history di Entopan.

di Diana Daneluz

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Siamo nel Mezzogiorno d’Italia, a Caraffa di Catanzaro, in piena Magna Grecia. Un contesto storicamente fecondo di idee e gravido di passioni tanto quanto problematico. Qui opera ENTOPAN, azienda che da più di vent’anni offre consulenza strategica alle imprese su open innovation e digital trasformation. Fondata dall’imprenditore calabrese Francesco Cicione, Entopan è una vera eccellenza. Il suo merito fondamentale è quello di fornire consulenza in modo virtuoso e sostenibile, attraverso anche il contributo fattivo all’attuazione di policy pubbliche, o meglio private e pubbliche insieme, altrettanto virtuose e generative per i territori.

E c’è una storia che rende ancora più virtuoso quel contributo: avere come ispiratori Eugenio Colorni ed Albert O. Hirschman significa essere fortemente orientati a valorizzare la Persona nel suo complesso e nel suo vivere in armonia con la complessità. Il lascito dei due studiosi ha permeato e permea il lavoro di quello che da centro di consulenza strategica e per l’innovazione delle imprese – nella sua forma attuale esito di altre precedenti esperienze – si è rivelato, proprio per queste solide basi teoriche cui si è (inconsapevolmente all’inizio?) ispirato, come una modernissima esperienza generativa di sviluppo sostenibile non solo aziendale, ma delle comunità intere di un territorio. 

Il germe di un lascito fin dal nome

Entopan rimanda all’antico, a quell’”Uno, il tutto” della locuzione greca εη το παν a significare da una parte il richiamo alle comuni radici del Mediterraneo – passato su cui si snoda il presente verso il suo futuro -, dall’altra l’approccio multidisciplinare della Società che ne fanno un eco-sistema di competenze dinamico e fecondo. Uno, il tutto anche nell’apertura a rintracciare l’utile ovunque esso sia, in uno scambio reciproco interno-esterno. 

E proprio le due espressioni – Uno in tutto e Tutto in uno – svelano la tradizione di pensiero colorniana ed hirschmaniana sottesa a questa attività di relazioni “sul e per” il territorio, nel suo essere caratterizzata da una così forte responsabilità personale e collettiva.

Eugenio Colorni e Albert O. Hirschman – “Any idea that is not encouraging is faulty” (Albert O. Hirschman) – offrirono infatti un contributo di idee importante alla stabilizzazione post-bellica e per l’impulso al progresso civile, sociale ed economico. E lo fecero per mezzo di una visione. 

Il più grande conoscitore del rapporto fra i due giganti dimenticati è il Professor Luca Meldolesi. 

Eugenio Colorni è stato uno dei padri fondatori del pensiero federalista italiano ed europeo, intellettuale poliedrico, studioso di Croce e Leibeniz, figura di primo piano dell’antifascismo italiano e della Resistenza, coautore del Manifesto di Ventotene insieme ad Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Suo cognato Albert Hirschman lo ha sempre considerato il suo maestro, e Luca Meldolesi considera sé stesso allievo di entrambi. Il Professor Meldolesi ha un rapporto strutturato con Entopan e con il Colorni-Hirschman Institute di cui è membro del Board, insieme a Nicoletta Stame, Francesco Cicione e Vinni Marino. 

Il federalismo europeo costituì per Colorni e i suoi compagni di confino (che provenivano da diverse formazioni culturali e politiche) la nuova linea di separazione tra “progresso e reazione” strada maestra per superare le vecchie e fallimentari ideologie politiche, ma anche l’unica soluzione istituzionale capace di portare la pace ad un disastrato continente europeo. 

Una delle caratteristiche peculiari dell’opera dei due Autori è, come dice Meldolesi, il “trespassing”: uno sconfinamento dovuto non solo alla ricerca della conoscenza, ma anche del “sentire”, una esigenza profonda per dare senso e significato al tutto, senza badare alle divisioni intellettuali dei vari silos disciplinari. Impegno verso la conoscenza che Hirschman sintetizza come “sorretta da un’ammirevole coesistenza di un impegno nella vita pubblica con una grande apertura intellettuale”, come ideale “microfondamento di una società saldamente democratica”.

Il possibilismo – fondamentale categoria della scienza politica contemporanea sviluppata da Hirschman – ha origine in un gruppo di straordinari articoli politici che Eugenio Colorni scrisse a partire dalla metà degli anni Trenta del secolo scorso. Ed il possibilismo di Colorni ed Hirschman è la guida ispiratrice di Entopan. I principi di Colorni, la prospettiva, e la logica, della “federalizzazione europea e mondiale, per il superamento di qualunque idea di dominio e subordinazione, per la costruzione di magneti d’innovazione, d’incivilimento progressivo, di giustizia sociale (ed oggi vanno aggiunti la salute, l’ambiente, il genere, il colore) in società libere e democratiche ad economia di mercato che dobbiamo continuamente perseguire in ogni angolo del pianeta”.

Punti di forza di un insegnamento

Precise linee guida informano quindi lo sviluppo dei progetti assistito da Entopan. Si proverà a riassumerle, come binari utili a chiunque faccia consulenza in Italia e in particolare nel Sud della penisola, così forte e così fragile. Eccole. 

Intanto lo sviluppo e il progresso si innestano su legami e connessioni tra contesti di persone, competenze, aspirazioni ed esperienze solo apparentemente distanti: comunità di talenti e comunità di persone insieme. Poi, in un mercato iper-competitivo ciò che fa la differenza è ciò che è differente. Serve inoltre una flessibilità fatta di lungimiranza, coraggio e inventiva, mentre l’efficienza deve ammantarsi di rigore, sacrificio, determinazione e gestione intelligente del tempo. E l’ascolto – ora da più parti recuperato e invocato – è da sempre al centro nel lavoro di Entopan, come analisi, ricerca, studio. Accanto alle linee guida, alcune parole-chiave, anch’esse chiara traccia dell’introiettata esperienza di Colorni ed Hirschman: innovazione, etica, crescita sociale, crescita culturale, qualità, bellezza, rete, umanità, sorriso, felicità. “Competenze” e “sentire” – insieme – per tenere unita la Persona nella sua interezza: qui il lettore non tarderà a pensare a quanto oggi il dibattito pubblico “si perda” nella considerazione tra apparenti opposti, tra hard skills e soft skills. Mentre nella produzione scientifica degli autori e nel comportamento quotidiano di Entopan questa non è una distinzione, ma un valore fondante sia dell’azione strategica che di quella quotidiana. L’approccio di Entopan è ispirato alla valorizzazione della qualità e dei valori dei soggetti coinvolti e nella relazione armonica con tutti gli stakeholder. Il principio di funzionamento si fonda sulla responsabilità sociale ed individuale, sulla continua interazione e sull’intersezione dei saperi e delle conoscenze. E questo è proprio lo spirito di Colorni ed Hirschman. 

L’omaggio degli allievi

La presenza del Colorni-Hirschman International Institute nell’ecosistema Entopan non è solo quindi un omaggio, ma il luogo e lo spazio dello studio e dell’aggiornamento continuo, della produzione del sapere prima ancora che del fare: anche se lo stesso Hirschman diceva che “solo Eugenio era capace di dire e di fare”. Ed è così che accade in Entopan. 

Doveva succedere, perché la visione integrata di Entopan trova nutrimento e avallo scientifico e metodologico proprio in quelle dottrine che finora, per motivi non immediatamente riconoscibili, non avevano avuto la visibilità e il rilievo che meritano. Fondamentale anche qui l’incontro tra persone, nel corto circuito che è scaturito da quello con Luca Meldolesi e il presidente Francesco Cicione e tutta la mappa relazionale e produttiva che sono stati capaci di mettere insieme.

L’Istituto promuove ricerche, formazione e approfondimenti di cultura economica, sociale e politica ispirati dal lavoro di Eugenio Colorni e Albert O. Hirschman, con l’obiettivo dello sviluppo e dell’emancipazione di donne e uomini e attraverso un approccio internazionale e multidisciplinare.

Con l’Istituto, nasce una comunità nuova, come quando due torrenti si gettano insieme con la loro irruenza ed energia in uno stesso fiume, qui rappresentato dalla volontà di offrire un contributo unico e fattivo alla gestione della complessità della nostra realtà culturale, sociale, istituzionale ed economica, che vive oggi una stagione particolarmente instabile e insicura. La crisi pone a ciascuno di noi domande universali cui non è più possibile rispondere solo sulla base delle competenze e delle conoscenze possedute; pone problemi che impongono reti di talenti che offrano soluzioni, capaci di lavorare insieme, che trascendano il limen della mera tecnica e della mera scienza per guardare sempre, anche ora che la Tecnologia “sembra” prendere il sopravvento, all’Uomo e all’Umanità. Una terza via in cui l’umano fa l’economia per rendere umano ogni uomo. Sembra un paradosso, ma significa solo che economia e umanità dell’uomo non dovrebbero mai essere disgiunti.

Concretamente, sia nell’attività di studio e formazione dell’Istituto sia in quella “sul campo” di Entopan, favorendo la costruzione di equilibri inclusivi e non mettendo in piedi mediazioni transitorie su interessi particolari e circoscritti. Che pure devono essere perseguiti, certo, ma in quell’ottica di più ampio respiro che Colorni ed Hirschman indicano nell’”alzare lo sguardo” e “contaminare i domini”. 

Innovazione Armonica vs Open Innovation

Cosa significhi nel concreto lavorare in Entopan, come incubatore/acceleratore di sviluppo generativo e armonico, lo ha ben spiegato recentemente Paolo Ciaccio, Chief Network Officer di Entopan, proprio parlando agli studenti della scuola di formazione promossa dal Colorni Hirschman Institute. 

Significa costruire un grande ecosistema per l’innovazione economica, sociale, tecnologica e culturale dando attuazione ad alcune idee-chiave: l’importanza di un percorso professionale che incontri realtà eterogenee per dimensioni e ambiti; il Mezzogiorno come laboratorio ideale per un nuovo approccio allo sviluppo; la cura delle relazioni come parte fondante del supporto professionale; l’approccio multidisciplinare come elemento principale dell’innovazione; il superamento del concetto di “rete” per coltivare, invece, quello di “comunità”. Un esempio di attività volta a creare comunità è stata all’inizio “Innovare in rete”, una call for ideas di interesse nazionale a sostegno dello sviluppo imprenditoriale e del terzo settore, realizzata assieme a Banca Etica, in partnership con la Fondazione Bruno Kessler e la Fondazione Giacomo Brodolini, che ha prodotto 350 application, 52 progetti selezionati, 15 startup innovative incubate e accelerate, a fronte di 6 milioni di euro di finanziamenti erogati da Banca Etica. A partire dalla Calabria e dal suo fragile tessuto industriale. Si può fare. 

Fondamentale è sviluppare l’abilità di lavorare contemporaneamente con realtà diverse, di saper leggerne le effettive esigenze, di comprenderne i punti deboli e di porre le basi per indirizzarle verso un processo di crescita. Che poggia su diversi elementi fondamentali tra cui gli investimenti, le esigenze prioritarie in ambito informatico e tecnologico, i temi della ricerca e dello sviluppo. 

La “novità” di Entopan è però il suo modello fortemente armonico, che prende vita in un Sud che si dimostra capace di una innovazione di impatto, anche nel resto del Paese e anche oltre i confini nazionali. L’Innovazione Armonica di Entopan è un’evoluzione del paradigma dell’Open Innovation, da cui eredita l’orientamento a definire l’innovazione come un sistema aperto che deve superare i confini aziendali e istituzionali. l’Innovazione Armonica fa un ulteriore passo avanti, innestando i principi etici alla base dei processi innovativi e guidando l’innovazione verso il progresso dell’essere umano e il bene comune. È un paradigma che il team di Entopan traduce quotidianamente in azioni reali: coltivando attivamente un’armonia di intenti e una condivisione di valori con tutti gli stakeholder; impegnandosi a far evolvere il concetto di “rete” verso quello di “comunità” con la cura delle relazioni; attivandosi nella la ricerca di un senso: innovazione tecnologica e innovazione sociale devono avere uno scopo e questo scopo deve essere finalizzato al progresso della persona umana e al bene comune. L’innovazione come strumento al servizio dell’umanità, che pertanto deve generare impatti economici, sociali, culturali e ambientali inclusivi, generativi, coesivi, sostenibili ed armonici di lungo periodo.

Come lo “fa”Entopan, in pratica?

Con sede nell’area industriale di Catanzaro, a Lamezia Terme, da oltre 20 anni opera con l’obiettivo di promuovere un approccio integrato e multidisciplinare ai temi dell’innovazione territoriale, sociale, tecnologica e digitale. Dall’iniziale supporto alla comunità locale, favorendo lo sviluppo dell’innovazione territoriale, oggi Entopan estende il suo raggio d’azione anche oltre i confini nazionali, grazie ad Entopan Innovation, che agisce come incubatore, acceleratore e hub di open innovation, supportando start-up, pmi innovative, spin-off universitari, organizzazioni sociali e grandi player nell’implementazione di progetti e processi di innovazione.

Attraverso Entopan Innovation, Entopan offre un contributo alla filiera dell’innovazione, aiutando i progetti ad affrontare le sfide della transizione digitale ed ecologica e ponendosi l’obiettivo di generare impatti sociali e ambientali sostenibili. Coerentemente alle idee della Super Smart Society 5.0 e di Industry 4.0, che ne ispirano la vision, si impegna attivamente per favorire la custodia del bene comune, ideando e supportando progetti che uniscono soggetti generalmente distanti tra loro, come imprese, centri di competenza, università, startup, enti del terzo settore, fondi di investimento, eccetera. 

Dalla sua costituzione sino a oggi, Entopan ha promosso gradualmente l’implementazione nel Mezzogiorno di un ecosistema per l’innovazione sul modello dei più avanzati al mondo, perché capace di garantire l’accompagnamento in ogni fase di sviluppo dell’impresa, grazie alle competenze multidisciplinari e intersettoriali che caratterizzano il team di Entopan e grazie ad un network di partner operativi, istituzionali e strategici di eccezionale qualità: dal System Integrator di caratura internazionale a centri di ricerca per i progetti più complessi, a soggetti più piccoli che possono supportare l’implementazione di idee innovative con esigenze più semplici da soddisfare. Con questa impostazione sono stati attivati programmi di supporto allo sviluppo di impresa con tanti e qualificati partner che hanno portato a circa 700 realtà, tra start-up, pmi innovative, ma anche enti del terzo settore che in ambiti molto diversificati: agrifood, creatività culturale, Energy, ICT, Intelligenza Artificiale, manufacturing, servizi, trasporti. Ovviamente non tutte queste realtà sono entrate a far parte dell’ecosistema di Entopan. C’è un processo di selezione legato alla congruità e alla coerenza del progetto con i principi dell’Innovazione Armonica. Di queste sono arrivate a buon fine circa 80. Uno spettro molto variegato per impatto e tecnologie adottate, in cui sono rappresentate tutte le regioni d’Italia.

Il futuro prossimo venturo

Alzare lo sguardo: lo dicevano Colorni e Hirschman. L’Harmonic Innovation Hub è il neonato di casa Entopan: il progetto di un ecosistema per l’innovazione che si porrà al servizio dell’intera area mediterranea e che integrerà attività di incubazione, accelerazione, formazione, ricerca, trasferimento tecnologico, co-housing, co-working e venture capital, con l’obiettivo di promuovere un modello di innovazione tecnologica, economica e sociale ad alto impatto. 

L’Harmonic Innovation Hub esprimerà compiutamente il potenziale del paradigma dell’Innovazione Armonica, attivando un dialogo stabile tra mondi e discipline diverse, perseguendo una sintesi efficace e proficua tra ricerca scientifica, tecnologica, sociale e morale, avendo da sfondo un’ottica di impatto. Il progetto si svilupperà all’interno di una grande struttura di circa 20 mila metri quadri in cui Entopan Innovation e gli altri strumenti in-house di Entopan (system integrator, academy) in collegamento e partnership con i principali player nazionali e internazionali del mondo dell’innovazione. A supporto della crescita dell’ecosistema agirà stabilmente un network di investitori privati e istituzionali, con l’intento di agevolare processi territoriali trasformativi a forte impatto socio-economico e ambientale. Comunità in cammino.