Il Tour de France dei big: Nibali guarda tutti dall’alto
È stata la giornata di Lars Boom (Belkin), vincitore della quinta frazione del Tour de France 2014 caratterizzata dal pavé, ma è stata anche e soprattutto la giornata di Vincenzo Nibali (Astana), che su un terreno non congeniale a lui e agli altri uomini di classifica ha inflitto ai rivali ritardi pesantissimi. In negativo, invece, è stata la giornata di Chris Froome (Sky), costretto al ritiro dopo la terza caduta in cui è incappato negli ultimi due giorni, e di Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), mai a suo agio sulle pietre e ora distante 2’37” in classifica dalla maglia gialla.
Dopo una prestazione del genere, la testa di un campione come Nibali è concentrata non sull’euforia ma sul recupero delle energie: “Ci vuole un buon riposo – ha detto Nibali ai microfoni della Rai – Oggi è stata una giornata tremenda, ho preso tantissimi rischi, potevo cadere in terra tre volte, ma con un po’ di abilità e fortuna sono riuscito a rimanere in piedi. Abbiamo pensato una buona tattica mandando in fuga Westra, che è stato eccezionale come Fuglsang.” Un ultimo pensiero per la classifica generale: “Ora ho un vantaggio molto buono, ma il Tour de France è molto lungo: devo controllare Contador molto da vicino, soprattutto adesso che Froome non c’è più.”
Tanto per far capire la portata dell’azione di Nibali quest’oggi, basta riportare le parole di Lars Boom (Belkin), che l’ha staccato nell’ultimo settore di pavé, a 6 km dall’arrivo: “Ho sempre sognato una Parigi-Roubaix bagnata e ho avuto quello che volevo oggi al Tour.” Nessun uomo con tutte le rotelle nel cervello (in senso buono, s’intende) sognerebbe di pedalare con una bicicletta da corsa sulle pietre coperte d’acqua e di fango, nessuno tranne il campione del mondo di ciclocross, Lars Boom. Gli altri uomini di classifica, invece, sono rimbalzati sulle pietre. Il loro disagio è stato visibile: Contador, che solitamente danza sulla bicicletta, oggi sembrava un tronco di legno alla prima lezione di ballo. Con tutte le salite ancora da affrontare, Vincenzo Nibali dovrà guardarsi con attenzione le spalle, certo, ma ora spetterà agli altri attaccare e osare. Lui può controllare. Il meno distante in classifica è Kwiatkowski, quarto a 50” dalla maglia gialla. Per gli altri, i distacchi lievitano: Van Den Broeck è sesto, a 1’45”, Porte, nuovo capitano Sky dopo il ritiro di Froome, ottavo a 1’54”, Talansky nono a 2’05” e Valverde decimo a 2’11”, con lo stesso distacco di Van Garderen e Rui Costa. Per trovare Contador in classifica, invece, bisogna scendere fino alla 19esima posizione, a 2’37” da Nibali. Lo spagnolo rimane l’uomo più pericoloso, ma ora spaventa un po’ meno.
Giacomo Di Valerio
9 luglio 2014