Parigi – Roubaix: Terpstra finalizza il lavoro della Omega!
La polvere della Parigi – Roubaix ha annebbiato la potenza straripante di Fabian Cancellara, e ha esaltato la corazzata della Omega Pharma Quick-Step, che ha conquistato la vittoria con una splendida azione da finisseur di Niki Terpstra, a conclusione di un fantastico lavoro dei suoi compagni, e di Tom Boonen in particolare. Staccato di 20”, il primo degli inseguitori è stato John Degenkolb (Giant – Shimano), che ha ricevuto la definitiva consacrazione nel mondo dei grandissimi del ciclismo mondiale. Terzo, poco brillante, ma comunque sempre presente, il campione uscente Fabian Cancellara (Trek Factory Racing).
La Parigi – Roubaix non è una corsa adatta a tutti i corridori, ma ognuno a modo suo può ritagliarsi un posto da protagonista, almeno fino all’imbocco della foresta di Arenberg, che come al solito accende la corsa per alcuni corridori, e la spegne inesorabilmente per altri. I fuggitivi – Jarrier (BSE), Boucher (FDJ), De Troyer (Wanty), Schillinger (Netapp), Kolar (Tinkoff-Saxo), Murphy (UHC), Koretzky (BSE) e De Haes (Lotto) – rimangono in quattro, mentre Alexander Kristoff (Katusha) è costretto ad abbandonare la corsa anzitempo.
Il gruppo procede con andatura sostenuta e una banale caduta in testa al gruppo a 82 km dall’arrivo costringe Cancellara a rincorrere i primi per qualche chilometro. Poco importa agli Omega, che sanno perfettamente cosa fare per mettere in croce le gambe dello svizzero: nel settore di pavé numero 13, Tom Boonen lancia coraggiosamente l’attacco, riportandosi immediatamente su un gruppetto di contrattaccanti, seguito poco dopo da Thor Hushovd. Fabian Cancellara si ritrova in una pessima situazione: davanti sono rappresentate la Belkin (Tankink), la Bmc (Hushovd), la Sky (Thomas) e la Omega (Boonen), così dietro spetta agli uomini della Trek tentare di ricucire. Lo svizzero si guarda intorno, ma i compagni di squadra per tirare scarseggiano e a 38 km dal traguardo il ritardo da Boonen è di 50”.
La situazione di corsa, comunque, cambia nel giro di pochi chilometri: nel settore di pavé numero 8, Sep Vanmarcke (Belkin) fa scoppiare il gruppo, e Cancellara capisce che è il momento di mettere via le pop-corn per entrare nel vivo del film della Roubaix. Lo svizzero dimostra di avere i nervi più duri del pavé, ma non le gambe, purtroppo per lui. Davanti Boonen continua a mandare a quel paese i compagni di fuga, poco propensi a tirare come dannati per condurlo in carrozza fino al velodromo di Roubaix.
La corsa esce stravolta dal Carrefour de l’Arbre, con Cancellara, Stybar, Degenkolb, Vanmarcke e Sagan a condurre le danze. I cinque al comando non riescono a trovare l’accordo, e così ai meno 9 km rientrano su di loro anche Boonen, Wiggins, Thomas e Terpstra, insieme a un gruppetto di corridori. Gli Omega, in superiorità numerica, provano a far saltare il banco: Terpstra scatta a 6 km dal traguardo, dietro i migliori si specchiano a vicenda nei loro volti d’argilla, e nessuno riesce a ricucire sull’olandese, che può godersi da solo l’applauso meritato del velodromo di Roubaix.
Giacomo Di Valerio
13 aprile 2014