Lorenzo Fragola ci parla del suo nuovo album “Zero Gravity” – INTERVISTA
Abbiamo incontrato Lorenzo Fragola a Milano, ci ha fatto ascoltare il nuovo album in uscita domani, ecco cosa ci ha raccontato.
E’ appena sceso dal palco del Festival di Sanremo ed è in uscita con il suo nuovo album “Zero Gravity“, Lorenzo Fragola, che ha esordito ad XFactor è cambiato molto, e questo ultimo progetto ne è la prova. Lo abbiamo incontrato negli studi di registrazione in cui è stato prodotto l’album e ci ha raccontato qualche curiosità su “Zero Gravity” e il nuovo Lorenzo Fragola.
Zero Gravity uscirà domani, 11 marzo 2016 e contiene tracce scritte da Lorenzo Fragola e da alcuni importanti autori italiani come Ermal Meta e Virginio. Per presentare il disco, Lorenzo ha registrato tre video “Zero Gravity“, “Weird” e “D’improvviso“, due dei quali già disponibili sul web.
Ciao Lorenzo,
abbiamo appena ascoltato “Zero Gravity”, com’è nata questa canzone?
E’ partito tutto da Gravity di Chris Martin, mi piaceva molto come brano, non è molto conosciuto dal grande pubblico se non per una versione che hanno fatto poi i Coldplay in un BSide, ma non tutti la conoscono. Volevo fare l’adattamento italiano ma durante la stesura del testo, in compagnia di Coez, è nato tutto un altro testo. Questa title track rappresenta ciò che ascolto, è un mondo inedito per me.
Passiamo all’ascolto di un’altra traccia “Scarlett Johansson”
Scarlett Johansson, l’ho intitolata così perchè mi piace Scarlett!! Il brano in sè ha una carica sessuale molto presente, è funk, è divertente e libera. Questo è un brano per cui non mi sono posto dei limiti. Ho pensato a Scarlett Johansson nei panni della “Vedova Nera”. L’ho scritto insieme ad Ermal Meta, ed è stata la mia prima esperienza di scrivere insieme con qualcuno.
Ascoltiamo “Direi di no”
E’ tra le mie preferite dell’album, perchè rappresenta qualcosa di nuovo per me. Un passo avanti come immagini e mondo musicale. Poi l’ho scritta io, sia il testo che la musica. Non credevo in questo brano, poi in una giornata il mio produttore mi ha detto “dammi un giorno, torna ad ascoltarlo e poi decidi se metterlo nell’album”. E’ una ballata terzinata e per una ballata d’amore in Italia non è molto usata, invece nel panorama britannico sì. Ha molte similitudini con “Siamo Uguali”, ma è un cambiamento.
E’ stata scritta tutta da te? Quali canzoni hai scritto tu e chi con autori?
Si questa tutta io, ci sono alcune canzoni scritte interamente da me ed altre con altri autori. In realtà, tutti hanno qualcosa di mio in cui ho collaborato, per ogni brano e contesto mi sono affidato a qualcuno in particolare, per esempio Dario Faini per l’elettronica perchè lui appartiene a quel mondo, Ermal perchè è Ermal! E ci sono tante altre persone, Federica Abbate che ho conosciuto in uno studio.
Lorenzo ci fa ascoltare quello che lui vorrebbe fosse singolo: “Luce”.
Questa vorrei che fosse un singolo, ma non saprei, non ho quell’orecchio da poter decidere. E’ una up-tempo che ha un testo con un significato e non è facile trovarne (ride. ndr). In particolare ho usato il termine “sballa” non nel significato che si può intendere ma inteso come “scardinamento”, un evento o una persona che entra nella tua vita che entra e ti sconvolge.
Dal punto di vista della produzione?
Abbiamo tentato di unire un tipo di produzione internazionale, abbiamo scelto di fare tre video prima della pubblicazione dell’album, il primo quello per “D’improvviso” è più concettuale, il secondo quello di Weird è appunto un po’ “strano” e il terzo di “Zero Gravity” sarà molto particolare. E la particolarità è che io ci sono poco nei video, non volevo che l’attenzione fosse su di me, i video sono molto forti e hanno una grande potenza rispetto a sentire la canzone in radio. Il video ti lega a delle immagini, il video è mio ma la presenza è marginale.
Ci sono artisti che ti hanno influenzato in questo brano, Weird?
Si, ci siamo ispirati ad artisti come Bruno Mars, Daft Punk e The Weeknd, però volevamo fare qualcosa di un po’ più leggero. Non credo ci sia un artista in particolare, è stato il ritmo ciò che volevamo portare in primo piano. Poi il brano parte senza armonia, ed è qualcosa che è avvenuto un po’ per caso perchè durante il riascolto, ci siamo dimenticati di aprire i canali e l’abbiamo ascoltata così, a me piaceva e quindi all’inizio è senza!
Il momento più euforico e più critico di tutte le registrazioni?
E’ stato tutto super stressante, abbiamo passato due mesi a lavorare, sacrificando le nostre vite private. Ogni giorno si lavorava dall’una del pomeriggio fino alle 3-4 di notte. Quando abbiamo finito il pezzo con Ermal Meta “Scarlet Johansson” è stato un momento molto bello, poi anche quando ho realizzato tutto io in Zero Gravity, è stata una mia soddisfazione personale.
Hai scritto che la prima traccia fa da ponte fra il vecchio e il nuovo Lorenzo, chi è il nuovo?
In realtà sono solo cresciuto, non ho lasciato nulla per “avere altro”, qualcosa si è semplicemente trasformato in altro, è una cosa naturale che succede a tutte le persone ogni giorno, fino al giorno prima ascoltavo quella canzone e mi piaceva e il giorno dopo no. E’ stata un’evoluzione, come se fosse una strada, poi ogni tanto ti fermi per fare il punto della situazione, scrivi una nota, una lettera. Se non avessi avuto la sensazione di avere qualcosa di diverso da raccontare avrei fatto un repack del primo album. Ma abbiamo deciso di farlo perchè c’era, altrimenti non lo avremmo fatto. Era il momento giusto di farlo.
LORENZO FRAGOLA – WEIRD