Napoli: acqua dei pozzi contaminata a Caivano: sequestrati 6 ettari di terreno coltivato. Sei gli indagati
Circa 6 ettari di terreno irrigati da acqua inquinata proveniente dai pozzi sono stati sequestrati a Caivano, in località Sanganiello, nella provincia di Napoli. Il provvedimento disposto dal pm aggiunto Fragliasso, è stato eseguito dal Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato e dal Nucleo Investigativo del CFS del capoluogo campano. L’intervento riguarda in maniera specifica un terreno coltivato, trasformato in una vera discarica dove crescevano pomodori, asparagi ed ortaggi, che regolarmente erano immessi sul mercato di tutta Italia. Il sequestro preventivo, si legge in una nota della Procura, si è reso necessario al fine di prevenire pericoli per la salute pubblica. Dalle analisi effettuate dall’ARPAC ( Agenzia Regionale Protezione Ambiente della Campania ) nel terreno coltivato è stato infatti rilevato una grande quantità di sostanze pericolose e velenose tra cui il tetracloroetilene che provoca il cancro con severi danni al sistema nervoso centrale, solfati, arsenico, manganese e floruro. Sei le persone indagate. Nel frattempo, nei prossimi giorni verrà attuato un monitoraggio completo per accertare se la falda acquifera contaminata si sia estesa in altre zone e verrà prelevato un campione di pomodori ed asparagi che saranno sottoposti ad indagini tossicologiche.
G.R. – Napoli
5 luglio 2013