India: tentano il suicidio al Taj Mahal perché non possono sposarsi
Il matrimonio interreligioso è ancora oggi molto raro nella cultura indiana, e i casi di crimini di “onore” sono tutt’oggi frequenti. Due ragazzi intenzionati a sposarsi, non hanno trovato nessun modo possibile per stare davvero insieme. Ecco l’idea di superare una barriera culturale arcaica attaverso un gesto estremo
AGRA (INDIA DEL NORD) – Una coppia di indiani, privati del matrimonio guidato dalla passione a causa della loro differente appartenenza religiosa, ha tentato il suicidio tagliandosi la gola al Taj Mahal, il mausoleo indiano simbolo dell’amore. I due giovani, scoperti in un mare di sangue mercoledì pomeriggio, sono in condizioni stabili, secondo quanto riferito dalla polizia locale. «La coppia, un induista e una musulmana, ha tentato di suicidarsi al Taj», ha dichiarato Aseem Chaudhary, un responsabile della polizia locale. «La ragazza si è tagliata la gola e il ragazzo l’ha seguita».
Il matrimonio interreligioso è una pratica decisamente rara in numerose regioni del paese e i casi di “crimini di onore”, commessi dalle famiglie per difendere l’onore, sono ancora frequenti. Le barriere religiose restano un ostacolo difficile da superare per una cultura estremamente radicata e legata alle proprie radici. I due hanno dichiarato al Times of India: «Abbiamo Deciso di ucciderci dopo aver fallito ogni tentativo di trovare un modo per stare insieme».
Il Taj Mahal, fu costruito dall’imperatore mongolo Shâh Jahân per seppellire sua moglie Mumtâz Mahal, deceduta nel 1631. Il monumento continua ad attirare numerosi turisti da tutto il mondo, compreso personalità di un certo calibro, quali Bill Clinton e la principessa Lady Diana, immortalati ai piedi del monumento.
Di Manuel Giannantonio
(Twitter@ManuManuelg85)
16 Luglio 2015