Il Sindaco del Comune più povero d’Italia arrestato per truffa
NARDODIPACE (VV) – Il Comune più povero d’Italia è Nardodipace, un piccolo centro di 1.200 abitanti in Calabria, nel vibonese, il suo sindaco è stato arrestato con l’accusa di truffa su fondi UE.
Ora Romano Loielo, appuntato della Guardia di finanza, a diverso tempo in aspettativa, si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’Ue, nonchè dello Stato e della Regione Calabria. Nella stessa ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della Procura della Repubblica, a seguito dell’inchiesta condotta dal Procuratore Mario Spagnuolo, ed eseguita dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e della Stazione di Nardodipace, sono finite in tutto quattro persone, tra cui appunto il sindaco, e Romolo Tassone, figlio di un boss della ‘ndrangheta attualmente detenuto. Altre 12 persone sono state, invece sottoposte all’obbligo di presentazione alla P.G..
La truffa contestata ammonta a centomila euro e, secondo l’accusa, gli indagati si sarebbero appropriati di fondi pubblici finalizzati all’organizzazione di corsi di formazione per la creazione di posti di lavoro.
Sebastiano Di Mauro
3 febbraio 2015