Pedofilia, arrestato l’arcivescovo Jozef Wesolowski
ROMA- È scandalo in Vaticano. L’arcivescovo polacco, Jozef Wesolowski, è stato posto agli arresti con l’accusa di pedofilia. Il monsignore aveva già subìto una condanna canonica che lo ha visto ridotto allo stato laicale dall’ex Sant’Uffizio per abusi sessuali su minori, ma secondo quanto riportato dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, c’è stata un’accelerazione sul caso “senza precedenti” voluta da Papa Francesco.
Jozef Wesolowski, ai domiciliari per ragioni di salute, è stato arrestato dagli agenti della Gendarmeria vaticana per i reati che avrebbe commesso nella Repubblica Dominicana tra il 2008 e il 2013. Wesolowski avrebbe adescato alcuni ragazzini su una spiaggia di Santo Domingo pagandoli per fare sesso. Ad avvalorare le accuse ci sarebbero le testimonianze di un ex collaboratore che afferma di avergli procurato giovani per rapporti sessuali. Per queste ragioni –ha spiegato padre Lombardi- “al prelato sono stati notificati i capi di imputazione del procedimento penale avviato a suo carico per gravi fatti di abuso a danni di minori”.
Nel giro di due anni la Santa Sede ha visto due arresti eccellenti. Oltre a Wesolowski –sul quale caso si era pronunciato anche l’Onu chiedendo di garantire indagini immediate e imparziali- nel 2012 ci fu Paolo Gabriele, aiutante di camera di papa Benedetto XVI arrestato (poi graziato con il perdono papale) per aver sottratto dei documenti segreti.
Stavolta il capo d’imputazione è molto più grave rispetto a quello che determinò lo scandalo Vatileaks, ma appare evidente che la Chiesa si trovi –da tempo ormai- a dover fare i conti con danni di immagine senza precedenti.
Luigi Carnevale
23 settembre 2014