Rita Dalla Chiesa e la corsa al Campidoglio per il centrodestra
ROMA – “Ringrazio per la fiducia. Io non ho ancora deciso niente. Nei prossimi giorni dovrò incontrare Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, e poi vedremo. Credo che Roma meriti il massimo rispetto e il massimo amore”. Così Rita Dalla Chiesa, nota conduttrice televisiva, ha commentato in un’intervista al Tg1 l’ipotesi di una sua candidatura a sindaco per le prossime elezioni di Roma, a quanto si apprende, da parte del centrodestra.
RITA DALLA CHIESA AL CAMPIDOGLIO – ELEZIONI ROMA 2016
Sembra prendere sempre più credito l’ipotesi di Fratelli d’Italia riguardo Rita Dalla Chiesa come possibile candidata sindaco di Roma. Dopo l’incontro avuto ad Arcore tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini e lo stop ad Alfio Marchini, potrebbe essere quello della conduttrice televisiva il nome su cui il centrodestra potrebbe puntare per la sfida al Campidoglio. E nonostante l’idea le faccia “tremare i polsi”, l’eventualità di correre la affascina: “Ma io – afferma – sono una donna libera e tale voglio rimanere. Prima devo capire se avrò autonomia di azione e di pensiero”. E prosegue – “Come tanta gente normale, non ne posso più dei partiti”. La leader di Fratelli d’Italia però le piace: “Giorgia è una donna passionale, di pancia. Proprio come me”. Cosa farebbe al Campidoglio? “Parlo da cittadina. C’è un degrado pazzesco, i bus non passano, sulla Roma-Lido ci sono scene tipo il film ‘Exodus’. E poi i topi, la spazzatura, i cassonetti pieni. Vivo a Roma nord, ho riempito twitter con le mie foto”. Pronta per la sfida? “Macché, ho una paura folle. Solo la parola sindaco mi spaventa… Cittadina è meglio, come in quell’altro film ‘Dave, presidente per un giorno’”.
INTANTO MARCHINI: “AVANTI ANCHE DA SOLO”
Nel frattempo l’imprenditore Marchini ha manifestato al tg1 la sua volontà di proseguire anche da solo – “Voglio dare voce a quei romani liberi e forti che non si riconoscono nel Pd e nel M5s. Le alchimie partitiche non mi appassionano e lascio ad altri il gioco dei veti”. Cosa farà? “Vogliamo rimettere in moto Roma per garantire benessere e sicurezza. Il nostro è un impegno disinteressato e generoso: abbiamo il dovere di aprire e lascio ad altri la responsabilità di chiudere ad una prospettiva che fonde civismo e politica”. Ma senza alleati la salita sarà senza dubbio più ripida.
RITA DALLA CHIESA AFFERMA “MIO PADRE NON SAREBBE CONTRARIO”
“Non credo che mio padre sarebbe in disaccordo con questa cosa. Per tutta la vita ho cercato di fare delle scelte che fossero in accordo col cognome che porto. Ho cercato, anche nelle scelte professionali, di camminare su una strada sulla quale mi avrebbe fatto camminare mio padre. Penso di esserci riuscita”, ha dichiarato. Rita Dalla Chiesa è figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e sorella di Nando, sociologo e politico, ex deputato della Rete Nando, che fu candidato sindaco a Milano del centrosinistra nel 1993.
RITA DALLA CHIESA DALLA TELEVISIONE ALLA POLITICA
Rita Dalla Chiesa è nata a Casoria (Napoli) il 31 agosto 1947, campana di nascita ma romana “d’adozione” da sempre. La conduttrice televisiva, ex moglie di Fabrizio Frizzi, fa il suo debutto in tv nel 1983 con il rotocalco quotidiano “Vediamoci sul Due”, su Rai2. Nel 1988 sostituisce Catherine Spaak alla conduzione di “Forum” su Rete4, ruolo che ricopre per molti anni e per il quale viene maggiormente ricordata. Grazie al grande successo in termini di ascolti, nel 2008 una nuova versione del programma “Forum” viene inserita nel palinsesto di Canale 5, mentre su Rete4 continua ad andare in onda la sessione pomeridiana “Tribunale di Forum”. Ad agosto 2013 lascia Mediaset per La7, ma il suo nuovo programma non è mai andato in onda a causa della politica di contenimento dei costi dell’emittente. Nel maggio del 2014, in un’intervista a “Verissimo” su Canale5, spiega le motivazioni che la hanno portata a lasciare Mediaset e afferma che tornare in quegli studi la fa emozionare – “ho sbagliato e bisogna saper riconoscere quando si sbaglia, perché per me Mediaset è Mediaset”. Al giornalismo invece era approdata sulla carta stampata scrivendo per Gioia.
Riguardo le recenti ipotesi su una sua possibile corsa al Campidoglio si è mostrata entusiasta, ma non esclude le sue titubanze. “Sicuramente è una bella manifestazione di stima nei miei confronti. Sono una persona – ha detto – che grazie a Dio non ha scheletri negli armadi. Sono trasparente, da un lato mi ha fatto piacere che abbiano pensato a me, dall’altro mi hanno gettato, pur col paracadute, in un baratro”.