Il cervello umano e le sue potenzialità, tutto quello che c’è da sapere
Il cervello, organo principale del sistema nervoso centrale, è un tema che interessa gli studiosi da molto tempo. Nell’uomo l’attività del cervello, studiata dalle neuroscienze, dà vita alla mente e più in generale alla psiche. Si tratta di un organo straordinario che non è stato ancora compreso del tutto, essendo il più complesso e misterioso che abbiamo. Questo organo delicato interviene in modo diretto o indiretto in tutti i processi dell’organismo: regola le funzioni omeostatiche come i battiti del cuore, il bilanciamento dei fluidi, la pressione sanguigna, l’equilibrio ormonale e la temperatura corporea, ed è responsabile del movimento, la cognizione, l’apprendimento, la memoria e le emozioni umane.
Il cervello umano, alcune sorprendenti curiosità
- Il cervello è più attivo quando dormiamo rispetto a quando siamo svegli. Anche se sembra strano, il cervello si fa più dinamico proprio quando il corpo riduce la sua attività. Il cervello, infatti, lavora di più durante il sonno. Quello che accade è che le funzioni usate durante il periodo in cui si è svegli e quelle usate quando si dorme si trovano in due zone diverse di quest’organo.
- Le informazioni, nel cervello, possono viaggiare ad una velocità di 430 km all’ora.
- Il cervello usa circa il 20% dell’ossigeno che ci serve per vivere e riceve il 20% del sangue che circola nel nostro corpo. Per il 75% è composto di acqua (da qui uno dei motivi per mantenersi sempre idratati – evitare di rallentare la mente) e il 12% da grasso. Quello di un neonato cresce in volume di tre volte nel primo anno di vita. E smette di crescere intorno ai 18 anni.
- Il cervello “produce” circa 70 mila pensieri al giorno.
- È l’organo principale della sessualità. Soltanto i delfini e gli esseri umani fanno sesso per piacere. Durante i rapporti sessuali, il cervello libera delle sostanze che stimolano il piacere. L’attrazione e l’intensità del piacere dipendono principalmente dalla chimica mentale.
- Spegnimento automatico. Il cervello umano ha la capacità di spegnere automaticamente la percezione in caso di odori forti. (L’odore è il ricordo che si fissa meglio in questo organo)
- Ridere di una barzelletta o di uno scherzo non è un compito semplice. Ridere quando si sente una battuta umoristica attiva cinque aree diverse del cervello.
- Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne. Gli studi rivelano che quello maschile pesa 1.35 Kg, mentre quello femminile pesa 1.21 Kg. Questo non incide in nessun modo sull’intelligenza – la prova è che il cervello dell’Uomo di Neanderthal era molto più grande di quello degli uomini di oggi.
- Non sente dolore. Il cervello permette all’organismo di percepire il dolore, ma lui non lo sente.
- Il cervello è l’organo del corpo che ha più bisogno di ossigeno. Circa il 20% dell’ossigeno e delle calorie che entrano nel corpo vengono utilizzati da questo organo. Può vivere da 4 a 6 minuti senza ossigeno, e poi comincia a morire. Niente ossigeno per 5 o 10 minuti si traduce in danni cerebrali permanenti.
- Le lezioni di musica aumentano notevolmente l’organizzazione del cervello e la capacità di bambini e adulti.
- L’Università americana Harvard contiene un magazzino con 7 mila cervelli conservati lì per ricerche scientifiche.
Il cervello umano è utilizzato solo al 10%. Mito o verità?
«Si stima che la maggior parte delle persone utilizzi solo il dieci per cento delle capacità cerebrali. Immagina che cosa succederebbe se potessimo sfruttare il cento per cento.» A parlare è il neuroscienziato professor Norman, interpretato dall’attore Morgan Freeman nel film di Luc Besson, ‘Lucy’ (2014): ed è lei, Lucy (Scarlett Johansson), che arriverà a usare la totalità della sua materia grigia dopo l’assunzione accidentale di farmaci sperimentali che liberano tutte le capacità del suo cervello e la forniscono di poteri sovrumani sempre più grandi.
L’idea che normalmente ci serviamo solo di un decimo delle nostre facoltà e che ci sia una vasta e inesplorata riserva di neuroni che non sfruttiamo appieno – se utilizzata consentirebbe all’individuo di godere di capacità straordinarie – è una credenza molto diffusa, che però non ha alcun fondamento scientifico. Alcuni arrivano a sostenere che nell’ipotetico 90% di massa inutilizzata si nasconderebbero importanti capacità psicocinetiche e psichiche in generale, oltre alla possibilità di sviluppare percezioni extrasensoriali. Ma più volte la scienza ha smentito questo mito, anzi si potrebbe dire che non l’ha mai affermato.
E allora come è nata questa idea? Secondo Christian Jarret, neuroscienziato e giornalista, la paternità della bizzarra idea è incerta – ci sono varie tesi a riguardo, ma nessuna accertata. Fatto sta che questo mito, che ha quasi un secolo, sembra comunque essersi ormai ben radicato nella cultura popolare. Alcuni sondaggi in Gran Bretagna e Stati Uniti mostrarono che la maggior parte delle persone la ritengono un’idea plausibile e supportata dalla scienza, probabilmente perché fa leva sulla nostra sensazione che potremmo fare e imparare molte più cose, se solo ci applicassimo. Dalle conoscenze attuali, però, non riceve alcun sostegno, anzi. L’evidenza mostra che ogni più piccolo danno cerebrale, come appare drammaticamente nelle persone colpite da ictus, può provocare devastanti perdite di funzioni. (Se, normalmente, il 90% del cervello fosse inutilizzato, eventuali danni in queste aree non avrebbero alcun effetto sull’individuo). E la visualizzazione di questo delicato organo con le tecniche di brain imaging non mostra aree ‘dormienti’ o non sfruttate (neanche durante il sonno); solo in caso di gravi danni cerebrali esistono parti del cervello non attive.
Quindi, poco o tanto che sia, il nostro cervello pare proprio sia tutto sfruttato. Ricordiamoci di prendercene cura!
Alcune brutte abitudini che danneggiano il cervello umano
Secondo numerosi studi scientifici, il modo in cui conduciamo la nostra vita può danneggiare a breve o lungo termine le cellule cerebrali e, pertanto, anche le funzioni che svolgono, portando allo sviluppo di malattie degenerative e molti altri problemi.
- Fumare. La pessima abitudine di fumare diminuisce considerevolmente la massa encefalica così come la somministrazione di ossigeno al cervello; è provato, inoltre, che questo vizio favorisce la comparsa di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
- Dormire poco. Abbiamo bisogno di dormire 8 ore al giorno per far riposare il nostro cervello e assicurarci che i processi metabolici avvengano nel modo corretto, producendo energia e rinnovamento cellulare. Privarsi del sonno accelera la morte delle cellule cerebrali a breve termine e ci mantiene stanchi e di cattivo umore tutto il giorno.
- Alcol. Interferisce nelle reazioni chimiche che hanno luogo nel cervello.
- Non fare colazione
- Assumere troppi zuccheri
- Esposizione costante ad ambienti inquinati
- Mangiare troppo. Ingerire alimenti di cui il nostro corpo non ha bisogno provoca l’accumulo delle sostanze in eccesso sotto forma di grassi e l’indurimento delle arterie cerebrali, il che interferisce nel loro corretto funzionamento.
- Forzare il cervello durante la malattia. L’energia del nostro corpo sarà spostata sulla cura dell’organismo, perciò forzare il cervello durante questo periodo può portare a una diminuzione della sua efficacia.
- Mancanza di stimoli ed esercizi mentali. È importante pensare, avere conversazioni intelligenti, leggere un libro o fare un cruciverba per stimolare il nostro cervello.