Via al decreto enti locali: 163 i “sì” del Senato
Dopo giorni di tentativi in cui sembravano mancare i presupposti e gli elettori necessari ad approvare il decreto-legge, oggi è arrivato il “sì” a cui Renzi auspicava. 163 i “sì” del Senato alla fiducia sul decreto enti locali, con 2,35 miliardi di tagli alla Sanità.
A detta dei ministri Boschi e Lorenzin nel provvedimento da adottare è confermata l’intesa con le Regioni, intesa che mira alla riduzione della spesa sanitaria in 3 anni. La ministra Maria Elena Boschi sostiene che i tagli previsti dal governo sono stati approvati in maniera unanime dalle Regioni che erano presenti nella conferenza Stato-Regioni. L’impellenza di questo provvedimento sembra venire dai Comuni. Stando a quanto dichiara la ministra Boschi, questi enti attendono i finanziamenti economici che si otterranno con i tagli. Infatti, tra le motivazioni cardine di questo provvedimento che il Governo intende prendere vi sono le attese dei comuni italiani rispetto al patto di Stabilità e, più specificatamente, quelle dei comuni emiliani colpiti dal sisma.
Più prudente nelle sue dichiarazioni appare la ministra della salute Lorenzin, la quale sostiene che sia errato parlare di tagli in riferimento al decreto enti locali, più opportuno per la ministra è utilizzare il termine risparmio. Tali risparmi e non tagli, che verranno fuori dal patto per la salute, si otterranno grazie a misure di maggiore efficienza che permetteranno di reinvestire sul servizio sanitario. Sulla questione sanitaria italiana si sono aperti numerosi dibattiti, in questi giorni più accesi che mai, e in molti spendono parole di dissenso per questo provvedimento che sembra avere poca utilità, considerando che in Italia il sistema Sanitario ha un incidenza del solo 7% sul prodotto interno lordo, una stima irrisoria.
“Ma quanto deve costare la sanità? A mio avviso, l’unica risposta intelligente (e carica di giustizia) è: quanto serve, quanto serve per curare al meglio le persone che ne hanno bisogno. Tutte.” Queste le parole del fondatore di Emergency, Gino Strada, sulla sua pagina Facebook, ovviamente in disappunto con quanto sta accadendo.
29 luglio 2015
di Francesca Trapani