Responsabilità civile, Mattarella: “Valutare effetti concreti nuova legge”
“Le recenti modifiche alla legge Vassalli hanno mantenuto il principio della responsabilità indiretta del magistrato e collegato la più stringente disciplina della rivalsa statuale alla riferibilità a condotte soggettivamente qualificate in termini di dolo o negligenza inescusabile. Ovviamente andranno attentamente valutati gli effetti concreti dell’applicazione della nuova legge”.
Commenta così Sergio Mattarella, intervenuto all’incontro con i magistrati ordinari in tirocinio, l’approvazione alla Camera delle nuove disposizioni sulla responsabilità civile dei magistrati.
Parole che coincidono con quelle del Ministro della Giustizia Orlando, come lo stesso Presidente ha voluto sottolineare, il quale aveva assicurato essere pronto a “valutare laicamente gli effetti e correggere alcuni punti”.
Se da un lato viene riconosciuta la bontà della ratio della norma (la responsabilità rimane indiretta ed è prevista rivalsa solo in casi circoscritti a dolo e negligenza del giudice), dall’altro Mattarella implicitamente accoglie le riserve delle toghe e tiene aperta la strada ad eventuali modifiche.
“Il principio fondamentale recepito dalla nostra Costituzione è quello della autonomia ed indipendenza della magistratura, condizione essenziale ed irrinunciabile per un ordinamento autenticamente democratico” ha rimarcato il Presidente, sottolineando il proprio ruolo di “attento custode di questi valori costituzionali”, nella sua “duplice veste di Presidente della Repubblica e di Presidente del CSM”, e invitando i 346 magistrati presenti al “coraggio e umiltà” e alla “professionalità, dedizione, credibilità, autorevolezza, senso di responsabilità, doti che i cittadini si aspettano nei magistrati”.
“Seguire il ‘modello’ di magistrato ispirato all’attuazione dei valori etici ordinamentali” -ha proseguito Mattarella- “vi aiuterà ad affrontare, con serenità, i compiti che vi aspettano e a non lasciarvi condizionare dal timore di subire le conseguenze di eventuali azioni di responsabilità, nella consapevolezza di essere soggetti, nell’applicazione delle vostre funzioni, unicamente alla legge”: chiaro il riferimento alle nuove disposizioni.
Inevitabile il riferimento alla lotta alla corruzione, considerata “alterazione grave che deriva alla vita pubblica, al sistema delle imprese, al soddisfacimento dei bisogni della comunità, dal dirottamento fraudolento di risorse verso il mondo parallelo della corruzione”.
Passaggio estremamente importante infine quello sul diritto internazionale e sull’integrazione europea: “Allo Stato nazionale si affiancano sempre di più la normativa sovranazionale e i principi fondamentali dettati dalle varie Carte dei diritti. Ne conseguono complesse dinamiche di interazione giurisprudenziale, dovute al frequente confronto con le pronunce delle Corti europee” -ha ricordato l’ex membro della Corte Costituzionale- “e la certezza del diritto è elemento essenziale sempre. Lo è particolarmente nelle società complesse e caratterizzate da forti legami internazionali, per consentire il crescere di società sane”.
di Gianluca Pezzano
10 marzo 2015