Renzi: «Sconfessati dal blog»
«Non hanno fatto a tempo a sedersi al tavolo che subito è arrivata la sconfessione a mezzo blog». Così il premier Matteo Renzi ha commentato il cambio di linea del Movimento 5 Stelle rispetto al dialogo sulle riforme e la legge elettorale.
«Siamo in dirittura d’arrivo, lavoriamo sodo per portare a casa il risultato». Ha sottolineato il premier. Per il dialogo sulle riforme e la legge elettorale con il M5s «l’importante è che il giorno della votazione sia quello giusto perché loro sono come le targhe alterne. Un giorno sì, un giorno no. Ma cercheremo fino all’ultimo di tenerli dentro», ha poi aggiunto Renzi.
Il vicesegretario del Partito Democratico Lorenzo Guerini ha detto: «Abbiamo aspettato per sei mesi il Movimento 5 Stelle, finalmente sono arrivati. Bene il confronto, le regole si scrivono insieme. Se però l’obiettivo è rallentare le riforme il Pd andrà avanti per la sua strada». Secca arriva la risposta di Luigi di Maio del M5S: «Chiusura? Non mio sembra. Abbiamo dato una accelerata al dibattito perché l’ennesimo tavolo sulle riforme sarebbe stato stucchevole. Ma, finiti i tavoli, non significa che è finito anche il confronto: ci aspettiamo che le preferenze siano nella legge elettorale in Aula. Il Pd dia una risposta». E dal blog di Grillo arrivano dichiarazioni chiare: «Ieri al tavolo si è ipotizzato un altro appuntamento. Ma al momento si preferisce la ratifica degli attuali punti fin qui negoziati da parte dei nostri iscritti. Saremo pronti a votare la legge elettorale, inclusiva delle preferenze, direttamente in Aula». «Ci dispiace per il Pd ma non c’è più tempo». «Dopo ben 25 giorni di fitto e intenso rapporto epistolare ci saremmo aspettati che arrivassero al tavolo con idee più chiare, una maggiore concretezza e anche più preparati. Resta comunque la grande soddisfazione per l’apertura e il parere positivo ottenuti sull’introduzione delle preferenze nella legge elettorale che a questo punto diamo per confermati e che voteremo dopo la ratifica della proposta di legge elettorale concordata ad oggi degli iscritti on line. Il tema delle preferenze per noi è fondamentale, è una battaglia iniziata nel 2007 con il primo Vday e con la raccolta di 350.000 firme per l’iniziativa di legge popolare “Parlamento Pulito”». «Quindi, almeno per questo, grazie a Renzi per aver accolto la proposta di un Parlamento di eletti e non di “nominati”. Del resto Renzi stesso si era pronunciato in passato apertamente contro un Parlamento di “nominati”. Bisogna dargli atto che, anche se in ritardo, ha mantenuto la sua parola e si spera che la possa mettere in atto».
Luigi Carnevale
19 luglio 2014