Il Seveso esonda ancora. Aperta una Voragine di 12 metri in centro
Milano – Il Seveso, annoso e cronico problema per Milano nella notte ha esondato ancora, a causa delle forti piogge che hanno colpito la città meneghina.
Esondazione vuol dire nuovi allagamenti e grossi disagi per i milanesi delle zone interessate, che dalle 7.30 di questa mattina sono state invase dall’acqua. La zona più colpita è il quartiere Niguarda, dove in alcune vie l’acqua è arrivata anche a 20 centimetri.
Il traffico, essendo sabato, è scarso, ma è stato counque chiuso in diverse delle vie interessate, deviandolo su altre, per consentire gli interventi dei vigili del fuoco e la protezione civile, già sul posto prima che il fiume esondasse.
I disagi di questa esondazione sono più limitati rispetto a quella dell’8 luglio scorso, in cui finirono sott’acqua quasi due interi quartieri, causando ingenti danni per i quali, proprio ieri il presidente di Regione Lombardia Maroni ha chiesto lo stato d’emergenza quantificando in oltre 47milioni i danni per il capoluogo e provincia.
Oggi al problema Seveso si è aggiunta una voragine profonda circa 12 metri, che si è aperta questa mattina in mezzo alla carreggiata in corso di Porta Romana, all’incrocio con via Eugenio Vaina, zona centrale di Milano. A provocare il cedimento della strada è stata la rottura di una congiunzione tra la tubatura principale che trasporta l’acqua potabile e i tubi dei condomini. Sul posto sono intervenuti alla 7 di questa mattina i vigili del fuoco, che stanno prosciugando l’acqua che ha invaso la voragine, che poi si è riversata su box e cantine dei palazzi circostanti. I tecnici del Comune e delle aziende del gas e della luce, stanno ora verificando l’ipotesi di responsabilità di un vicino condominio che avrebbe potuto causare la voragine.
Carmela Rozza, assessore ai lavori pubblici di Milano, ha detto: “Stiamo verificando se c’è responsabilita’ da parte del palazzo adiacente . C’è il dubbio che questa sia causata dai lavori del palazzo privato adiacente. Pare infatti che la proprietà abbia scavato per costruire parcheggi sotterranei per oltre tre piani sotto la superficie. L’ultima parte non era però stata completata. Pare ci fosse un intercapedine fatto in legno. Stiamo accertando il fatto, che quindi non e’ certo”.
Lassess.
Intanto i tecnici di MM e di A2A lavorano per verificare se sono stati coinvolti tubi del gas e accertare l’eventuale effettiva respondabilità di terzi, a cui addebitare i danni.
Ma, come ammette lo stesso assessore, il sottosuolo di Milano negli ultimi 20 è in una situazione critiche.
Sebastiano Di Mauro
26 luglio 2014