ICFF di Toronto: record di premi e presenze per il cinema italiano
Quo Vado? riceve il People Choice Award. Due premi per All Roads Lead to Rome, Raoul Bova è il miglior attore ICFF 2016 e al produttore Andrea Iervolino è assegnato l’IC Savings Award. Lo chiamavano Jeeg Robot porta a casa il premio della critica.
TORONTO – Claudia Cardinale si rivela la protagonista della serata finale del ICFF film Festival presentato da IC Savings: dopo Roberto Benigni, Al Pacino e Carlo Verdone, questa volta è lei che si aggiudica il prestigioso premio alla carriera. Dopo la presentazione del suo ultimo lavoro All roads lead to Rome, l’intero pubblico presente all’evento, svoltosi al palazzo del cinema di Toronto, si è alzato in piedi, omaggiandola con una calorosa standing ovation.
Incapace di annoverare tutti i film in cui ha lavorato, la Cardinale ringrazia il cinema per averle dato la possibilità di vivere tante vite: vestire panni sempre diversi è stato, per l’attrice, il vero stimolo che l’ha portata a continuare a fare questo mestiere fino ad oggi. In quest’ultimo film Claudia Cardinale ha dovuto interpretare il ruolo della mamma di Raoul Bova, ugualmente premiato dal festival come Miglior Attore ICFF 2016 alla festa di chiusura del festival all’Hotel Ritz Carlton. L’attore si è mostrato entusiasta tanto per il riconoscimento ricevuto quanto per aver avuto l’occasione di aver lavorato con “questa meraviglia, questa forza della natura” quale è la Claudia nazionale. Oltre alla premiazione, l’attore romano ha partecipato anche alla presentazione canadese dell’ultimo film di Carlo Vanzina, Torno indietro e cambio vita.
Vincitori del People Choice Award sono stati il regista Gennaro Nunziante e Checco Zalone con Quo vado?, campione di incassi in Italia e film di successo anche a livello internazionale. A sostenerli una grandissima fetta di pubblico italo-canadese: ciò prova- dice Checco Zalone meravigliato – che gli italiani emigrati in Canada non hanno comunque dimenticato le proprie origini, continuando così ad essere italiani.
Il Premio IC Savings per il Miglior Film Canadese è stato assegnato al produttore italo-canadese Andrea Iervolino, fondatore e partner, con Monika Bacardi, della AMBI/AIC. A Iervolino va riconosciuto il merito di assicurare, attraverso la sua attività, una corrispondenza tra il cinema italiano e quello nordamericano.
Il Premio della critica assegnato dalla Toronto Film Critics Association è andato a Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. La Giuria, formata da critici cinematografici di Toronto, ha assegnato il premio durante la serata di chiusura del Festival, presso la prestigiosa sala del TIFF Bell Lightbox.
La lista degli italiani premiati a Toronto non finisce qui: infatti, il premio per il miglior cortometraggio è stato vinto da Resce la lune di Giulia Di Battista e Gloria Kurkik, mentre quello relativo al programma riservato ai ragazzi dell’ICFF Junior è stato assegnato a Gabriele Salvatores per il film Il ragazzo invisibile.
Infine, anche il regista Renzo Martinelli ha partecipato al festival, sia per presentare la sua ultima fatica Ustica, basato sulla tristemente celebre tragedia avvenuta in Italia nel 1980, sia per ricevere l’Excellence Award per il suo cinema-inchiesta.
Oltre alle presentazioni e alle premiazioni, il Festival ha previsto numerose iniziative. Significativo è stato l’Industry Day, una giornata dedicata all’industria del cinema, presentata dal SIRT (Screen Industries and Training Centre Sheridan College/Pinewood Toronto Studios) e dall’ETV Film Inc., presso gli Studios Pinewood. In questa occasione si è tenuto un workshop incentrato su un tema che non avrebbe potuto essere più attuale: Virtual Reality e 360º films. Inoltre, non sono certamente mancati momenti goliardici e di glamour: infatti, al Ritz-Carlton di Toronto, si è tenuta la serata di chiusura, presentata dal noto attore Giacomo Gianniotti, protagonista della serie TV Grey’s Anatomy, in cui hanno brillato le stelle del cinema, della moda e della cucina italiana.
Il direttore artistico, Cristiano de Florentiis , si rivela parecchio soddisfatto di questa edizione, in quanto riconosce come l’ICFF sia riuscita a creare “un importante luogo d’incontro dove i maestri del cinema italiani, canadesi e americani hanno potuto dialogare tra di loro, rendendo partecipe anche il pubblico di questo scambio”.
L’ICFF, dunque, ha offerto una grande occasione al cinema italiano per rilanciarsi e farsi conoscere dal pubblico e dai professionisti del Nord America in un periodo che, almeno così sembra, vede l’Italia ritornare protagonista del panorama cinematografico internazionale.