Ed è Grande Bellezza
Trionfa agli Oscar 2014 “La grande bellezza” come Miglior film straniero, Miglior film a 12 anni schiavo, 7 statuette per Gravity, Miglior attore, Matthew McConaughey, Miglior attrice, Cate Blanchett. Di Caprio, ancora una volta, a bocca asciutta
Era ampiamente previsto e così è stato: La grande bellezza di Paolo Sorrentino ha vinto l’Oscar come Miglior film straniero, a 15 anni dall’ultima statuetta italiana per La vita è bella, rimettendo al centro, e in gioco, il nostro cinema.
Sorrentino, accompagnato sul palco da un Toni Servillo sorridente e composto, ha ringraziando con sobrietà, con un breve discorso dove sono stati citati, come fonte di ispirazione del regista, Fellini, i Talking Heads, Scorsese e Maradona, tutti maestri, secondo Sorrentino, capaci di creare il grande spettacolo.
Un discorso veloce e quasi “di passaggio”, probabilmente un po’ deludente se messo a confronto con l’autentica emozione regalataci nel 1998 da Roberto Benigni, il cui entusiasmo travolse, letteralmente, il pubblico degli Academy Awards e scaldò, non poco, una platea che si rivelò ben disposta ad accogliere l’irruenza del “toscanaccio”; un’importante e attesa conferma per il nostro cinema migliore, amato, in questo caso, più all’estero che in patria, che ridà respiro e prospettive al buon nome del cinema italiano conquistato, nel tempo, con 11 Oscar vinti come Miglior film straniero.
La statuetta più importante, quella come Miglior film, va a 12 anni schiavo, del regista afro americano Steve Mc Queen che, visibilmente emozionato, ha ringraziato: “La vera eredità lasciataci da Solomon Northu” ha detto “ è quella di averci insegnato che dobbiamo vivere e non sopravvivere. L’Oscar lo dedico a chi ha sofferto e soffre ancora oggi la schiavitù”. La pellicola si aggiudica anche il premio, vinto da John Ridley, per la migliore sceneggiatura non originale e migliore adattamento, e la statuetta di Miglior attrice non protagonista conquistata da Lupita Nyong .
Ben 7 gli Oscar per Gravity, il cui regista, Alfonso Cuaron, si porta a casa l’ambito premio per la Miglior regia e altre 6 statuette per effetti speciali, suono, montaggio del suono, fotografia, montaggio e colonna sonora.
La rivelazione si chiama Matthew McConaughey, vincitore come Miglior attore protagonista per l’interpretazione diRon Woodroof in Dallas Buyers Club, storia dell’uomo che sfidò il sistema sanitario americano portando avanti una dura battaglia per la legalizzazione delle medicine necessarie a curare l’Aids; grande la delusione per Leonardo Di Caprio, bravissimo protagonista candidato per The wolf of New York di Martin Scorsese, film decisamente snobbato da questa edizione degli Academy insieme a American Hustle.
Dallas Buyers Club si aggiudica altre due vittorie, Miglior attore non protagonista a Jared Leto e trucco.
Vince come Miglior attrice protagonista dell’ultimo film di Woody Allen, Blue Jasmine, la strepitosa Cate Blanchett che batte illustri colleghe come Meryl Streep,Amy Adams, Sandra Bullock e Judi Dench.
Altri riconoscimenti sono andati aHer, di Spike Jonze, come Miglior sceneggiatura originale, e aKristen Anderson-Lopez e Robert Lopez per la Migliore canzone scritta per il filmLet it go.
Aglaia Zannetti
3 marzo 2014