Il 2 ottobre sarà la 14a Giornata Nazionale contro le Barriere Archiettoniche
Quando possiamo definire una città smart, ovvero intelligente? Sicuramente quando punta su una pianificazione urbanistica che migliori la vita dei cittadini. Per poter essere davvero tale deve garantire innanzitutto una “accessibilità globale”, rimuovendo le barriere architettoniche.
Passi avanti importanti si stanno facendo in questa direzione, sia nella progettazione dei nuovi edifici sia nell’ammodernamento di quelli esistenti.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, domenica 2 ottobre verrà celebrata la 14° Giornata Nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Un evento promosso da Fiaba onlus, – Fondo Italiano Abbattimento Barriere architettoniche- in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri, che si terrà a Roma in Piazza Colonna, dalle ore 10.00 alle 19.00; è prevista nella mattinata la presenza del ministro Maria Elena Boschi, alla quale è stata conferita la delega alle pari opportunità.
Il programma del 2 ottobre
Il tema centrale della Giornata sarà: “Raccontiamo l’inclusione … coloriamo il mondo”. Tanti gli eventi in programma, conditi da musica, arte e dibattiti, per testimoniare storie vincenti, di inclusione e superamento delle barriere – non solo fisiche – in vari ambiti, dalla scuola, allo sport, ai servizi, alla comunicazione. Affinchè i progetti positivi ispirino altre amministrazioni, aziende, associazioni e cittadini, risvegliando una cultura dell’inclusione, per il raggiungimento di una società aperta, che garantisca la partecipazione attiva di tutti i cittadini.
Le barriere che si devono abbattere sono innanzitutto quelle culturali. Dal 2003, anno del primo FiabaDay, ad oggi, sicuramente un cambiamento in questo senso si è delineato nella nostra società.
Prova ne sono i concorsi che vengono organizzati su questo tema ogni 4 anni nelle scuole. Il presidente di Fiaba, Giuseppe Trieste, ha spiegato come i lavori degli studenti, di 4 anni in 4 anni, dimostrano in modo tangibile l’evoluzione della nostra società, che punta sempre più sull’inclusione.
Tra gli appuntamenti da non perdere nella giornata di domenica c’è la visita guidata di Palazzo Chigi riservata ai disabili e alle loro famiglie -dalle ore 10.00 alle 12.30 –.
“Palazzo Chigi è un esempio di palazzo storico pubblico che è stato reso accessibile e che può essere da modello per molti altri” ha ricordato in conferenza stampa il Cons. Alessandra Gasparri, Capo dell’Ufficio per il Programma di Governo, da anni sensibile a questa iniziativa.
Non solo amministrazioni centrali ma anche locali si sono schierate in difesa del progetto per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La Regione Abruzzo per prima in Italia istituirà una cabina di regia per La Total Quality e accessibilità insieme a Fiaba, per porre rimedio a una situazione delicata. “L’Aquila- ha dichiarato Pierpaolo Petrucci, consigliere della Regione Abruzzo – è stata classificata in Italia come penultima città per l’abbattimento delle barriere architettoniche: ci serviva questo primato negativo per essere stimolati a recuperare il tempo perso”.
Fiaba , inoltre, offrirà un presidio informativo mobile per tutta l’area colpita dal disastroso terremoto di agosto, con lo scopo di dare informazioni per la ricostruzione accessibile.
L’Italia è un paese “accessibile” per le persone in carrozzina?
Anmil, l’associazione italiana mutilati e invalidi del lavoro, fornendosi delle segnalazioni delle sue sedi regionali e dei suoi circa 400mila iscritti ha provato a dare le pagelle a circa 100 province italiane. Il punteggio andava da 1 a 10, ed era attribuito analizzando la presenza o meno di barriere architettoniche, la possibilità di visitare luoghi turistici, la condizione degli esercizi commerciali, come bar e ristoranti.
Dalla ricerca emerge un’Italia a due marce, un Nord più sensibile al tema dell’accessibilità globale, in cui Cremona, Ferrara e Torino raggiungono un 8, ed un Sud ancora in ritardo nella rimozione delle barriere architettoniche, con l’eccezione di Siracusa, unica città del meridione ad avere 8 in pagella. Napoli e Roma ferme al 4 non sfiorano neppure la sufficienza.
Stesso trend si conferma nella situazione degli edifici scolastici.
Il Rapporto di Cittadinanza attiva su sicurezza, qualità e accessibilità monitorando 10 regioni ed in particolare le zone colpite negli ultimi anni dal sisma, certifica un’ Italia spaccata in due, con un Sud in forte ritardo nella rimozione delle barriere nelle scuole- in Calabria solo il 16% delle scuole è privo di barriere – ed un Nord che raggiunge picchi di eccellenza come in Valle d’Aosta, dove il 97% degli edifici sono accessibili.
Nel complesso, però, c’è ancora molto da lavorare. Solo il 23% degli edifici scolastici su più piani dispone di un ascensore e quando è presente, in una scuola su quattro, non è funzionante. Ci sono barriere architettoniche diffuse nelle biblioteche (35%), nei bagni (28%), nelle aule computer (27%). Nella maggior parte delle aule (78%) non c’è spazio sufficiente per consentire il movimento della carrozzina.
Numeri che nel complesso mostrano un sostanziale ritardo del Paese.
L’evento di domenica, allora, sarà utile per lanciare il messaggio: investire nell’abbattimento delle barriere architettoniche significa migliorare l’accessibilità di tutti, non solo dei disabili, puntando a città “facili”, “smart” che possano migliorare la qualità della vita.
Per saperene di più:
http://www.fiaba.org/fiabaday-topmenu/2016/fiabaday-giornata-abbattimento-barriere-2016