Diabete giovanile: le cellule staminali possono sconfiggerlo
Lo scopre il team di ricerca dell’Università privata di Harvard a Cambridge, nel Massachusetts (Stati Uniti d’America): le cellule madri sono in grado di poter annientare il temuto “diabete di tipo uno” o diabete giovanile. Si tratta di una malattia autoimmune che colpisce circa il 3% della popolazione mondiale ed è provocato da un malfunzionamento del pancreas che smette di produrre insulina a sufficienza per contrastare gli zuccheri presenti nel sangue.
Lo studio di Crambidge rivela che le cellule staminali embrionali possono subire dei cambiamenti in laboratorio e divenire delle cellule beta, che possono essere fatte arrivare al pancreas, in modo da riuscire a fabbricare una quantità tale di insulina in grado di controllare gli zuccheri presenti del sangue. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata “Cell” e i ricercatori hanno sperimentato il processo studiato per contrastare il diabete tipo uno su dei topi che sono stati utilizzati come cavie. È stato professore Doug Melton ad occuparsi personalmente delle ricerche sulla malattia e si è dedicato con passione agli esperimenti in laboratorio, anche perché i suoi due figli hanno contratto il diabete giovanile, ed ha così commentato i risultati della ricerca: «È gratificante sapere di essere riusciti a fare qualcosa che non credevamo possibile, siamo a un passo preclinico di distanza dalla linea finale del traguardo. I miei figli non sono rimasti molto colpiti. Credo che come tutti i ragazzi abbiano pensato semplicemente che visto che glielo avevo promesso l’ho fatto».
In Italia sono ventimila i pazienti colpiti da questa forma di diabete. Le ricerche del team guidato dal professor Doug Melton continueranno ancora con un’altra serie di test sui topi per poi essere sperimentate finalmente sull’uomo.
13 ottobre 2014
Sonia Carrera