Facebook, non mi piace e le Reactions
Il famoso like su Facebook non è soltanto un modo per esprimere il proprio apprezzamento, ma è anche l’espressione di se stessi. È il segno che siamo in linea con il pensiero, con un progetto, con l’ideale di altri. Per questo, da diversi anni, gli utenti chiedono a Mark Zuckerberg di inserire nel social anche il dislike, il non mi piace, proprio per compiere il contrario di quanto detto. Post di politica, attualità, sport, cultura, creano discussioni più o meno accese ed il like non sembra essere più sufficiente. Ma proprio Zuckerberg ha smentito, per ora, l’inserimento del tasto dislike, ma è già in prova, in Irlanda e in Spagna, un nuovo modo di esprimere se stessi: le Reactions. Al fianco del mi piace troveremo Amore (Love), Divertimento (Haha), Felicità (Yay), Stupore (Wow), Tristezza (Sad) e Rabbia (Angry), cioè cinque nuove emoticon ed un cuore. Probabilmente è il modo di ampliare la gamma di emozioni, senza introdurre il non mi piace, forse troppo negativo, con conseguenze imprevedibili. “Meet the new Reactions” è questo il motto. Non sappiamo quando e se raggiungerà l’Italia, ma è chiaro che ormai Facebook ha bisogno di un cambiamento che permetta agli utenti di esprimersi meglio. In questi giorni sono diverse le novità che si stanno studiando, come l’immagine profilo di sette secondi, nel segno proprio di voler creare un vero e proprio diario personale che registri, in questo caso, anche le nostre emozioni e guardarle in futuro.