Celtic – Inter 3-3, nerazzurri raggiunti al 93’
È davvero una pazza Inter. Nell’insidiosa trasferta di Glasgow, valida per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League, i nerazzurri pareggiano 3-3 contro il Celtic in una partita che li ha visti andare avanti 2-0 e poi essere raggiunti due volte. Un risultato comunque positivo per gli uomini di Mancini, ma che hanno però mostrato, ancora una volta, gli evidenti limiti di attenzione e organizzazione difensiva.
Gol ed emozioni – L’atmosfera è di quelle da brividi. 60 mila spettatori presenti al Celtic Park, che non vede trionfi europei dal lontano ’67, quando i biancoverdi conquistarono la Coppa dei Campioni. L’avvio di gara è per i tifosi scozzesi, però, una vera e propria tragedia. Passano solamente 4 minuti e Denayer sbaglia un appoggio, Kuzmanovic, dopo uno scambio tra Icardi e Palacio, pesca Shaqiri, che prima ci prova al volto e poi, sulla ribattuta, trova il gol sul secondo palo. Neanche il tempo di attendere la risposta dei padroni di casa che l’Inter piazza il raddoppio: Kuzmanovic batte un calcio d’angolo verso Shaqiri, che dal limite prova la conclusione al volo. Un rimpallo favorisce Palacio, il quale insacca di destro per il 2-0. La partita è in discesa, come nessuno si sarebbe potuto aspettare alla vigilia. L’Inter gioca bene e riesce a contenere gli avversari. Ma il vento benevolo per i nerazzurri cambia subito rotta e natura. Al 24’ Matthews sfugge a Kuzmanovic e Santon e mette in mezzo per Armstrong, che non perdona. Passa soltanto un minuto e il Celtic Park esplode di nuovo: questa volta è Campagnaro a mettere nella propria rete nel tentativo di anticipare Armstrong. È di nuovo tutto in discussione.
Dopo la pioggia di gol la gara si placa, ma a riaccenderla, nel finale di tempo, ci pensa Gordon, che si avventa in una sciagurata uscita bassa che favorisce la rete del 3-2 di Palacio.
Beffa finale – Nella ripresa le due squadre tornano in campo con gli stessi effettivi. Il Celtic sembra aver accusato il colpo, e l’inerzia della gara appare indirizzata verso la sponda nerazzurra. Già, sembra. Perché gli scozzesi in realtà sono ancora vivi e attaccano con tutta il furore possibile e immaginabile. L’Inter fatica a contenere le folate offensive dei biancoverdi, confermando di non riuscire a gestire i momenti di gara in cui il pallino del gioco è tenuto dagli avversari. Al 21’ i nerazzurri rischiano in area su Johansen, ma Carrizo è reattivo nell’uscita. Gli allenatori operano i primi cambi, con Kovacic per Icardi e, dall’altra parte, Henderson e Guidetti per Johansen e Armstrong. Il Celtic cerca l’assalto finale e, proprio con il nuovo entrato Guidetti, piazza il colpo del 3-3 in pieno recupero. Una beffa per l’Inter, che già pregustava l’idea di tornare a Milano con una vittoria in trasferta. Tra sette giorni, a San Siro, tutto potrà accadere.
Meritano 2duerighe:
[su] Shaqiri: un partita da funambolo. Spazia su tutto il fronte offensivo mettendo in continua apprensione la retroguardia scozzese. Realizza il gol del vantaggio e sfiora il raddoppio in almeno un paio di occasioni. Una grande gara.
[giu] Gordon: lo sciagurato errore con cui regala la rete del 3-2 all’Inter ha del clamoroso. L’attenuante dell’erba bagnata c’è, ma un professionista come lui deve prevederlo.
Tabellino:
Celtic – Inter 3-3 (Primo tempo 2-3)
Marcatori: 4′ pt Shaqiri, 13′ pt e 45′ pt Palacio, 24′ pt Armstrong, 25′ pt Campagnaro (A), 48′ st Guidetti.
Celtic (4-2-3-1): Gordon; Matthews (36′ st Ambrose), Denayer, Van Dijk, Izaguirre; Brown, Briton; Mackay-Steven, Johansen, Armstrong (30′ st HendersoN); Griffiths (30′ st Guidetti). Panchina: Zaluska, Scepovic, Wakaso, McGregor. All. Ronny Delia.
Inter (4-3-2-1): Carrizo; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Kuzmanovic (34′ st Dodò); Shaqiri, Palacio; Icardi (30′ st Kovacic. Panchina: Handanovic, Vidic, Obi, Puscas, Hernanes. All. Roberto Mancini.
Arbitro: Istvan Vad.
Ammoniti: 37′ pt Shaqiri, 21′ st Santon, 25′ st Van Dijk, 35′ st Campagnaro, 42′ st Johansen, 45′ st Henderson.
Giuseppe Ferrara
20 febbraio 2015