Bonaventura e malasorte, Inter sconfitta 1-2 dall’Atalanta
A volte il destino è già scritto, come un romanzo di cui conosci già l’epilogo o un film che non hai mai visto ma di cui puoi facilmente intuire la trama. Inter – Atalanta è stata la surreale dimostrazione di come, a volte, la fortuna riesca a calare una saracinesca sul cammino di chi insegue qualcosa, spalancando la porta posteriore a chi arriva dalla parte opposta. L’1-2 bergamasco passerà alla storia per la sorte nefasta dei nerazzurri, che hanno frantumato le proprie aspirazioni di successo contro pali (colpiti da Palacio e Icardi) e traverse (colpite da Guarin e Jonathan) per poi subire la beffa inaspettata della decisività di Giacomo Bonaventura. Una doppietta, quella dell’atalantino, da tramandare ai nipoti, che costringe l’Inter alla ritirata dal successo dopo 6 risultati utili consecutivi.
Il primo tempo vede un’Atalanta da subito molto agguerrita, capace di organizzare in maniera precisa la manovra e rendersi pericolosa in zona offensiva. L’Inter fa fatica a trovare il bandolo della matassa e mostra il fianco all’avversario. Stendardo prima e Cigarini poi mettono in apprensione Handanovic con due conclusioni potenti dal limite dell’aria, ma il portiere interista è bravo a negare il gol e salvare il risultato.
L’Inter si affida all’improvvisazione dei suoi, l’Atalanta traduce in concretezza le idee tattiche di Colantuono. L’accortezza tattica dei bergamaschi si tramuta nel gol del vantaggio al minuto numero 34, quando Bonaventura infila Handanovic dopo un disimpegno corto di Campagnaro sfruttato alla perfezione da Moralez.
Il vantaggio ospite, però, dura pochissimo: passaggio filtrante di Guarin, Icardi aggira Yepes e supera Consigli. È l’1-1 della gara e il quarto gol stagionale per l’argentino.
Nella ripresa Mazzarri prova a cambiare spartito e la sinfonia stonata del primo tempo diventa musica vera. L’Atalanta è messa subito alle corde, ma l’Inter non riesce a trovare il colpo del ko. Quando poi inizia a calare sul prato amico un’aurea di surreale avversità, si intuisce, però, che da un momento all’altro la gara potrebbe prendere una direzione inaspettata. Guarin colpisce la traversa da trenta metri, Palacio (di testa) prende il palo su deviazione millimetrica di Consigli. È l’inizio della fine: Raimondi salva in maniera eroica su Icardi che sbatte sul palo; quattro minuti più tardi (al 44’), arriva la beffa: Brienza scavalca tutti e consegna a Bonaventura, ancora lui, l’occasione della doppietta personale. Il numero 10 atalantino non perdona e condanna i nerazzurri. Dopo 6 risultati utili consecutivi, il fortino nerazzurro è nuovamente violato.
TABELLINO:
Inter (3-5-2): Handanovic; Campagnaro (36′ st Kovacic), Ranocchia, Rolando; Jonathan, Guarin, Cambiasso (15′ st Alvarez), Hernanes, D’Ambrosio (26′ st Nagatomo); Palacio, Icardi. A disp.: Carrizo, Castellazzi, Samuel, Zanetti, Kuzmanovic, Taider, Milito, Botta. All.: Mazzarri.
Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Nica (30′ st Raimondi), Yepes, Stendardo, Del Grosso; Estigarribia, Carmona, Cigarini (40′ st Baselli), Bonaventura; Moralez (38′ Brienza); Denis. A disp.: Sportiello, Frezzolini, Bellini, Lucchini, Scaloni, Livaja, Bentancourt, Kone, Migliaccio, Giorgi, De Luca. All.: Colantuono
Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 35′ Bonaventura, 90′ (+1) Bonaventura (A), 36′ Icardi (I)
Ammoniti: Nica, Cigarini, Stendardo, Brienza (A)
Giuseppe Ferrara (inviato al “Meazza”)
24 marzo 2014