Una Juventus chirurgica batte la Roma 3 a 0
Una bella Roma nella prima mezz’ora ed una Roma mai arrendevole ,se non dopo i due cartellini rossi a De Rossi e Castan nel secondo tempo, si inchina alla Juventus che vince la partita con intelligenza e sfruttando gli episodi creati piuttosto che sul piano del gioco. Vidal immenso è il simbolo più calzante della Juventus capolista: mix di grinta, forza e tecnica che equivalgono ad una squadra fortissima e matura. La Roma sta gettando le basi per un futuro che molto probabilmente la porterà a vincere dei trofei. Per ora la Juventus è superiore alla Roma per il modo di approcciarsi a qualunque partita, soprattutto gli scontri diretti contro le fantomatiche rivali. La Juve si porta a +8 dalla Roma con 20 partite da giocare.
Primo tempo
La Roma fa capire di esserci da subito prendendo in mano il pallino del gioco e facendo possesso palla in attesa di trovare il varco per poter stanare i bianconeri. Al 5° minuto punizione di Pjanic che si infrange sulla barriera. Al 7° Totti è impreciso nel servire Ljajic in area che si allunga per arrivare sul pallone calciando verso la porta ma Buffon è svelto a chiudere in uscita e a deviare in angolo. Al 10° Pjanic ci prova da fuori: palla a lato. Al 13° Pjanic a terra dolorante per essere stato colpito duro a centrocampo: rientra fasciato e claudicante. Al 17° Juventus in vantaggio. La Roma si fa sorprendere su un fallo laterale e Tevez serve in area Vidal che solo davanti a De Sanctis non sbaglia. La Roma non si arrende e reagisce subito. Al 19° piattone di Pjanic neutralizzato da Buffon. Al 20° ripartenza Juve con Tevez che si perde fra le braccia di De Sanctis. Al 22° respinta maldestra di Buffon su Totti. Al 23° Dodò da fuori e ancora Buffon in angolo. La Roma continua premere ma non trova varchi: la Juve attende per ripartire ma non ci riesce. Al 33° giallo a Tevez per proteste e al 34° giallo a Chiellini per un intervento pericoloso e intenzionale su Pjanic: fallo davvero brutto che meritava il cartellino rosso. Al 40° botta da fuori di Llorente alta di poco. Al 42° Lichtsteiner crossa colpendo in area il gomito di Dodò da 2 metri, ma rizzoli non concede giustamente il rigore perchè il braccio è attaccato al corpo e l’intervento non è volontario. Al 42° conclusione di Asamoah che si infrange sul muro giallorosso. Finisce 1 a 0 il primo tempo. Sarebbe stato giusto un pareggio.
Secondo tempo
La Roma sembra ricominciare come nel primo tempo ma dopo 3 minuti la Juventus raddoppia su calcio di punizione. Pirlo calcia da sinistra, Castan si perde Bonucci che, indisturbato e completamente solo, spinge in rete da tre metri. Doccia gelata per la Roma. La Roma subisce ora il contraccolpo psicologico. Al 10° esce Pjanic lasciando il posto a Destro e contestualmente entra Torosidis per Dodò. Al 13° gran giocata di Tevez che spara però altoe si infortuna: al suo posto Vucinic. Al 14° destro di Ljajic e Buffon blocca. La Roma ci prova ma in modo confusionario essendo ancora frastornata dal raddoppio bianconero. Palle buttate in mezzo dalla Roma ma fatica Destro in mezzo a tre difensori. Al 30° fallo bruttissimo e senza senso di De Rossi (che aveva appena messo la fascia da capitano al braccio per l’uscita di Totti) su Chiellini: fallo che fa il paio con quello di Chiellini (però soltanto ammonito) nel primo tempo su Pjanic e che denota mancanza di personalità e sangue freddo da parte del centrocampista giallorosso. Sugli sviluppi del calcio di punizione altra ingenuità di Castan che, pur subendo fallo da Bonucci, non deve colpire con la mano per evitare il terzo gol: calcio di rigore e cartellino rosso sacrosanti! Sul Dischetto Vucinic che al 35° spiazza De Sanctis e fa 3 a 0. Roma in 9 e partita definitivamente chiusa. La Juve si ferma e la Roma fa possesso palla fino al 45°. Juventus 3 Roma 0!
Vittoria meritata da parte della Juventus ma il risultato punisce oltremodo la Roma che è stata punita dagli episodi sciagurati e da propri errori piuttosto che da un vero e proprio strapotere o supremazia che potrebbe trasparire dal 3 a 0. La Juventus è apparsa più decisa, vigorosa nei contrasti e scaltra nel non scoprirsi e a sfruttare calci di punizione e gli strappi di Tevez. Uomo partita e vero leader Vidal, simbolo di una Juventus fortissima che vola a più 8 sulla Roma che, con 20 partite davanti e la partita di ritorno contro la Juventus può comunque sperare di dire ancora la sua per lo scudetto, dando battaglia senza quartiere fino alla fine contro i bianconeri. La Juventus dal canto suo ha il vantaggio e la sicurezza di vincerlo!
Gabriele Serraglia
6 gennaio 2014