Siria: bombardato di nuovo il principale ospedale di Aleppo
Il più grande ospedale dei quartieri ribelli di Aleppo è stato bombardato per la seconda volta questa settimana mentre il regime militare e il suo alleato russo proseguono la loro campagna militare per riprendere il controllo della seconda città della Siria
ALEPPO – L’offensiva ha permesso alle forze filogovernative di guadagnare terreno alle spese dei ribelli nel centro e nel nord di Aleppo, con l’ausilio dei bombardamenti che hanno provocato la morte di decine di civili, scatenando distruzioni di massa. Divisi dal 2012 tra il settore ovest controllato dal regime e dai quartieri nelle mani dei ribelli, Aleppo è diventata il principale fronte del conflitto siriano. Un conflitto che ha fatto oltre 300.000 morti in soli cinque anni. Circa 250.000 persone, di cui 100.000 bambini, vivono nei quartieri tenuti sotto controllo dagli insorti e subiscono, secondo l’Onu, “la più grave catastrofe umanitaria mai vista in Siria”. l’Unicef denuncia la morte di 96 bambini in una settimana.
Gli sforzi diplomatici per ristabilire il cessate il fuoco in Siria sembrano essere stati completamente vani. Nonostante l’appoggio degli Stati Uniti che sostengono l’opposizione al regime, hanno assicurato venerdì che la discussione con la Russia, alleata di Damasco, non sono ancora giunte al termine, mentre la situazione sanitaria e medica è già catastrofica nei quartieri ribelli di Aleppo, due barili pieni di esplosivi sono esplosi sabato nel grande ospedale del settore come riportato dalla Syrian American Medical Society (SAMS).
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon ha denunciato questo atto come “orribile crimine di Guerra”. Secondo SAMS, solo sei ospedali oggi, sono ancora in attività nei quartieri di Aleppo controllati dagli insorti. Secondo l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), la Siria è il paese pericoloso del mondo per il numero di persone da curare. Secondo l’Osdh (Osservatorio Siriano dei diritti dell’Uomo), il regime ha guadagnato terreno nella zona di Souleimane al-Halabi, quartiere localizzato sulla linea di demarcazione e in prossimità di Boustane al-Bacha.
L’organizzazione situata in Gran Bretagna, che dispone di vaste risorse attraverso la Siria, ha effettuato rapidi raid aerei sabato nei settori degli insorti ma non ha potuto comunicare un bilancio delle vittime. I ribelli hanno recentemente perso posizioni nel nord est di Aleppo, situazione che permette alle forze del regime di minacciare i quartieri ribelli di Hellok e Haydariyé. Dallo scorso 22 settembre, la loro offensiva militare ha provocato la morte di 220 persone come comunicato da un bilancio redatto dall’Osdh. Medici senza frontiere ha evocato la Russia e la Siria ha porre un termine al bagno di sangue.
Message to the United Nations#sirya #london #Russia #Canada #Englnd #una #usa #japan #China #Franc #cnn
pic.twitter.com/6sSuvc0Bmv— محسن اليزيدي (@mohsinQtr) 28 agosto 2016
La Russia e il regime sono accusati dagli Occidentali di utilizzare armi destinate a colpire militari come bombe antibunker e incendiarie contro i civili. Mosca ha risposto alle accuse rispondendo che proseguirà la sua campagna militare in sostegno del regime di Assad, iniziata un anno fa. In questo contesto diplomatico così teso con la Russia, gli Americani hanno giudicato che le relazioni tra le due potenze sono “in cure intensive ma che l’elettrocardiogramma non è ancora piatto”.
(Twitter@ManuManuelg85)