Siria: la lettera di un collega per l’ultimo pediatra ucciso ad Aleppo
La ripresa dei bombardamenti nella città di Aleppo ha causato la morte di un uomo straordinario. In questa città siriana devastata dalla guerra, il dottor Mohammad Wassim Maaz, era rimasto nell’ospedale della città per occuparsi dei bambini
ALEPPO – Barba nera, curata, sguardo penetrante, corpo robusto e anche simpatico, il medico era considerato come il miglior pediatra, di certo l’ultimo a restare in questo inferno. Mercoledì 27 aprile, è morto insieme a un dentista, tre infermieri e altri 22 civili in un bombardamento aereo nell’ospedale di al-Qods.
È diventato una vittima di questa guerra che ha già provocato la morte di 270 000 persone dal 2011. 13 500 bambini sono stati uccisi negli scontri, secondo un bilancio redatto dall’Osservatorio siriano dei diritti dell’Uomo (OSDH). Nella città di Aleppo, il dottore Mazz ha salvato una decina di bambini dalla morte.
“Morto per aver salvato vite”
Per il suo collega il dottor Hatem, direttore di un ospedale per bambini di Aleppo, era “il pediatra più qualificato della città”. Qualche giorno prima della sua morte, un bombardamento ha avuto luogo solo a 200 metri dall’ospedale. Quando i raid si sono intensificati, la squadra medica ha fatto scendere i bambini nel garage dell’ospedale per proteggerli. In questa ci sono circa 70-80 medici per 250 000 abitanti”, ha sottolineato Miskilda Zancada, capo missione di Medici senza frontiere in Siria.
Quella che segue è la lettera scritta dal dottor Hatem al suo collega. Un messaggio toccante che evoca la drastica quanto cruda realtà della situazione in questa città:
“Cari amici, sono il dottor Hatem, direttore dell’ospedale pediatrico di Aleppo. Ieri sera, 27 persone fra medici, personale e pazienti sono stati uccisi in un attacco aereo su al-Quds, nelle vicinanze dell’ospedale. Il mio amico Muhammad Waseem Maaz, il pediatra più qualificato della città, è stato ucciso nell’attacco.
Lavorava nel nostro ospedale per bambini durante il giorno e poi andava a ad al-Quds ad assistere a situazioni di emergenza durante la notte.
Il dottor Maaz e io passavamo sei ore insieme ogni giorno. Era cordiale, gentile e scherzava sempre con tutto lo staff. Era il dottore più amato del nostro ospedale.
Io sono in Turchia adesso e lui doveva venire qui a visitare la sua famiglia dopo il mio ritorno ad Aleppo. Non vedeva i suoi da 4 mesi.
Ma il dottor Maaz è rimasto ad Aleppo, la città più pericolosa del mondo, a causa della sua devozione per i suoi pazienti. Gli ospedali sono spesso presi di mira e colpiti sia dal governo che dalle forze aeree russe.
Giorni prima della morte del dottor Maaz un attacco aereo ha colpito a soli 200 metri dal nostro ospedale. Quando i bombardamenti si intensificano il personale medico corre giù al piano terra dell’ospedale portando le incubatrici dei neonati per proteggerli.
Come tanti altri, il dottor Maaz è stato ucciso perché cercava di salvare vite umane. Oggi noi vogliamo ricordare la sua umanità e il suo coraggio. Per favore, condividete la sua storia affinché gli altri possano sapere cosa devono affrontare i medici ad Aleppo e in tutta la Siria. Oggi la situazione è critica, Aleppo potrebbe potrebbe finire sotto assedio. Abbiamo bisogno dell’attenzione di tutto il mondo.”
Dr Hatem,
28/04/2016
(Twitter@ManuManuelg85)