Panama Papers: le parole di Putin
Diventato uno dei volti simbolo della maxi inchiesta finanziaria Panama Papers, il presidente russo Vladimir Putin, ha finalmente commentato le rivelazioni sul suo conto che continuano a rimbalzare nei media tra i vari media internazionali.
MOSCA – Il presidente russo ha finalmente commentato il caso giornalistico internazionale Panama Papers. Si è espresso giovedì, 7 aprile durante un congresso di giornalisti a San Pietroburgo, intitolato verità e giustizia, come riporta il quotidiano Vzgliad.
“Avete preso conoscenza delle informazioni sui paradisi fiscali. Il vostro umile servitore, qui presente, non figura tra lista. Non c’è dunque nulla da dire. Ma c’è una missione da compiere! Che cosa hanno fatto [i giornalisti, ndr]? Hanno fabbricato un prodotto mediatico e degradato miei amici”.
Per Vladimir Putin, che non si è certo dimenticato di ricordare che la Russia si è rifiutata di estradare Edward Snowden (la talpa del datagate all’origine della fuga di informazioni che hanno imbarazzato la CIA), questo caso è una cospirazione de nemici occidentali che cercano di “perturbare l’unità della Russia […]”, come riporta il quotidiano. Per un anno intero, più di 370 giornalisti di 107 media attraverso 76 paesi hanno collaborato per condividere documenti della società Mossack Fonseca di Panama. I documenti analizzati grazie alla collaborazione del Consorzio internazionale dei giornalisti, hanno rivelato le evasioni fiscali di molte società, attori, imprenditori, sportivi e politici. Tra i media attivi nella maxi inchiesta figurano L’Espresso, The Guardian (U.K), Le Monde (Francia), Aftenposten (Norvegia), La Nacion (Argentina), l’Ashai Shimbun (Giappone) e Ha’Haretz (Israele, giornale autore dell’inchiesta del nazista che uccideva per il Mossad, ndr) e The Mail & Guardian (Sud Africa).
(Twitter@ManuManuelg85)