Strage in Pakistan: talebani assaltano scuola, 145 morti, oltre 130 sono bambini. Centinaia di feriti
PESHAWAR – Mattina di sangue oggi in Pakistan. Un commando di sei talebani ha fatto irruzione in una scuola militare a Peshawar, vicino al confine con l’Afghanistan. Gli uomini, tutti armati, hanno tenuto in ostaggio circa 500 persone (quasi tutti studenti tra 7 e 14 anni) e dopo uno scontro a fuoco con le forze dell’esercito uno di loro ha deciso di farsi saltare in aria in un atto suicida. Stando alle prime stime ufficiali, le vittime sarebbero 145 di cui 132 bambini. I feriti sarebbero invece 124 di cui 121 minori.
Un portavoce del gruppo terroristico TTP (Tehreek-e-Taliban Palistan), Mohammed Khurrassani, ha chiamato la CNN e ha rivendicato l’attentato e ha dichiarato che si tratta di un atto di vendetta contro le recenti operazioni militari condotte nel Waziristan e nella provincia di Khyber (di cui proprio Peshawar è la capitale) al confine con l’Afghanistan e in cui sarebbero morti donne e bambini delle famiglie dei talebani di TTP. “Abbiamo scelto con cura la scuola militare per l’attacco perché il governo ha preso di mira le nostre famiglie e le nostre donne. Vogliamo far provare loro il nostro stesso dolore”. Ha poi proseguito spiegando che tra gli attentatori ci sono anche “suicidi che ricevono istruzioni dall’esterno. Hanno l’ordine di uccidere gli studenti più grandi ma non i bambini”. Queste province nel nordovest del Pakistan sono governate da sistemi tribali che appoggiano i terroristi e nei mesi scorsi sono state luogo di una massiccia operazione militare da parte del governo pakistano.
Dopo le esplosioni le forze di sicurezza si sono infiltrati negli edifici scolastici ed hanno ucciso tutti gli assalitori.
Il Premier Nawaz Sharif si è già mosso dalla capitale Islamabad al luogo dell’attentato per coordinare le operazioni militari e ha descritto l’attacco come una “tragedia nazionale” e ha decretato tre giorni di lutto nazionale.
Andrea Speziale
16 dicembre 2014