Sino al 23 Dicembre 2021, il Teatro Franco Parenti di Milano presenta in prima nazionale, uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah, anche direttrice artistica del teatro: Il delitto di via dell’Orsina, commedia in un atto con pezzi cantati di Eugène Labiche. Il drammaturgo francese (1815/1888), membro dell’Académie française, viene considerato il maestro del vaudeville per il suo umorismo raffinato e la conoscenza perfetta dei meccanismi teatrali.
La regia della Shammah mantiene la musicalità nella traduzione dei nomi (rue de Lourcine: via dell’Orsina), le scene corte, il ritmo stringente, le risposte graffianti, la moltiplicazioni dei quiproquo. Sceglie poi due attori d’eccezione: Massimo Dapporto e Antonello Fassari.
Cambia invece l’ambientazione storica, collocandola in un’Italia prefascista, inserisce battute riprese dal repertorio di Labiche ed introduce due nuovi personaggi, due giovani attori che debuttano proprio in questo spettacolo: un secondo cameriere e uno “spostatore di sagome”. Quasi a suggellare quel delicato passaggio di testimone “teatrale” che da anni la direttrice del Teatro Parenti persegue.
Lavora inoltre con il testo da dentro il testo di questa divertente commedia, una sorta di inchiesta poliziesca a ritmo di musica. Che è di Alessandro Nidi con la collaborazione di Fabio Cherstich, eseguita dal vivo da una piccola orchestra (pianoforte – flauto – clarinetto) alla destra del palco.
Le scene lineari e pulite disegnate da Margherita Palli, apparentemente immutabili, si prestano invece ai cambiamenti repentini del testo. Bellissimi i costumi di Nicoletta Ceccolini, realizzati presso la sartoria del Teatro Franco Parenti.
Un ricco borghese, sposatosi più per la società che per amore, con una moglie bella ma un po’ petulante, si risveglia una mattina accanto ad un uomo. Entrambi ancora alticci, non riescono a ricostruire tutti gli avvenimenti della serata precedente.
Ricordano solo di aver bevuto molto ad un fastoso banchetto degli ex alunni del prestigioso colleggio dei Labadoni frequentato in gioventù. Il padrone di casa era “il somaro”, l’ospite poco gradito, il secchione.
La vita poi ha capovolto i ruoli. Il primo ha avuto successo economico e sociale, il secondo si è ridotto a fare il cuoco. Da un giornale scoprono di essere i probabili uccisori di una giovane carbonaia. Nel tentativo di cancellare le prove di un delitto che non hanno mai commesso, pur di mantenere la facciata, diventano degli assassini, in un accumularsi accelerato e burlesque di quiproquo.
Ma grazie ai meccanismi teatrali di Labiche, i morti resuscitano e gli incubi evaporano. Resta, tra le risate, una piccola vertigine nel vedere in filigrana disegnarsi il profilo di due assassini lucidi, tranquilli, divertenti e divertiti, fieri di lavarsi mani e coscienza.
Lo spettacolo sarà in tournee da gennaio ad aprile 2022.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
Il delitto di via dell’Orsina
di Eugène Labiche
traduzione Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari,
Susanna Marcomeni
e con Andrea Soffiantini, Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi e la partecipazione di Antonio Cornacchione
pianoforte Giuseppe Di Benedetto
flauto Lorenzo Gavanna
clarinetto Edgardo Barlassina
scene Margherita Palli
assistente scenografa Francesca Guarnone
luci Camilla Piccioni
costumi Nicoletta Ceccolini
musiche Alessandro Nidi con la collaborazione di Fabio Cherstich
aiuto regista Benedetta Frigerio
assistente alla regia Diletta Ferruzzi
assistente allo spettacolo Lorenzo Ponte
sagome tratte dalle opere di Paolo Ventura
fondali Rinaldo Rinaldi
pittore scenografo Santino Croci
direttore dell’allestimento Paolo Casati
macchinisti Alberto Accalai, Riccardo Scanarotti
elettricista Oscar Frosio
fonico Matteo Simonetta
sarta Nada Campanini
scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti e FM Scenografia
costumi realizzati presso la sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana