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Assoholding cresce e punta in alto: intervista a Edoardo De Vito

Assoholding rilancia la propria offerta di servizi professionali per le imprese associate grazie a un rinnovato assetto operativo e il supporto alla specializzazione con l’istituzione di osservatori verticali. I punti chiave della nuova proposta sono stati definiti nel corso del meeting annuale dell’ Advisory Board che si è tenuto lo scorso 28 settembre a Milano alla presenza dei vertici associativi e dei consulenti tecnici che siedono nel plenum. Il nuovo assetto, ufficializzato dal team di lavoro, propone un accrescimento dei servizi in grado di assegnare alle attività un posizionamento capace di rispondere alle richieste provenienti dal mondo imprenditoriale. “In uno scenario più ampio – spiega il Dott. Edoardo De Vito, Responsabile Affari Internazionali Assoholding – stiamo costruendo una nuova mappatura interna che ci permetterà di aumentare la nostra capacità di influenza e di partecipazione proattiva all’agenda setting”.

Dott. De Vito, qual è la strategia di Assoholding alla base del nuovo assetto operativo?

Assoholding si è posta l’obiettivo di rispondere alle nuove esigenze dei nostri associati e delle imprese ma soprattutto ha assunto un impegno diretto nello sviluppo e diffusione di pratiche rigenerative, sostenibili e innovative nei processi aziendali. Due le strutture di coordinamento che si porranno a presidio delle attività: un centro studi interno, suddiviso per attività verticali, e la piattaforma Common Home, sviluppata in partnership con il Regenerative Marketing Institute, lanciata in Luiss nel mese di giugno.

In cosa consiste la struttura di Common Home e quale sarà il suo ruolo nell’ecosistema di Assoholding?

Common Home nasce come piattaforma in grado di dialogare con istituzioni pubbliche, mondo accademico e ricerca universitaria. Assoholding, in qualità di partner, si pone l’obiettivo di accreditare processi sostenibili ad alto valore tecnologico, impegnandosi per favorire la diffusione di una nuova coscienza rigenerativa nel mondo dell’impresa al fine di ingaggiare e validare le idee delle persone che condividono una visione dove l’economia umana è posta al centro. La ricerca resta un punto decisivo nell’affermazione dei principi che ispirano Common Home con borse di studio destinate a progetti ad alto contenuto innovativo e piani di accompagnamento nello start-up d’impresa e nella formazione dei giovani imprenditori.

Il settore ricerca e sviluppo ha assunto un ruolo chiave nel nuovo assetto strategico di Assoholding. In che modo intendete implementare l’attività del Centro studi nell’Associazione?

La svolta in tema di ricerca interna arriva dall’istituzione di osservatori verticali con figure tecniche di riferimento e consulenti dedicati. La struttura avrà come scopo quello di promuovere l’internazionalizzazione e la nascita di holding nel mondo delle PMI. Gli osservatori avranno l’obiettivo di presidiare aree di ricerca strategiche, ampliando l’orizzonte di Assoholding e il suo impegno di advocacy.

Un Osservatorio sarà dedicato verticalmente al tema della sostenibilità. Come tale struttura dialogherà con gli associati di Assoholding?

Il tema della sostenibilità è essenziale nella nostra visione. Il centro studi nasce con lo scopo di sviluppare e promuovere processi sostenibili per le PMI, rispondendo alle sensibilità del mondo delle imprese e del Legislatore, in particolare per quanto concerne le nuove normative previste dalle direttive europee. L’Osservatorio potrà avere un ruolo centrale, ad esempio, nel monitorare e promuovere metodiche per l’integrazione dei criteri ESG. In questo ambito la collaborazione con la società di consulenza BIP ha portato alla creazione del tool T.R.E.E.© (Towards Responsible Eco-Sustainable Enterprises), una piattaforma di valutazione del livello di awareness interna della sostenibilità aziendale.

L’azione del Centro studi si concentrerà anche sul tema del fisco. Quale obiettivi vi ponete in questo ambito?

Il progetto di Assoholding in area fisco è quello di attivare una piattaforma a supporto del processo di avvicinamento tra contribuente ed enti impositori a tutti i livelli. Tale proposito sarà supportato da percorsi formativi dedicati agli associati, attività di advocacy per la gestione del cambiamento dell’imposizione, lancio di modelli di accreditamento istituzionale presso i decisori pubblici necessari per posizionare e diffondere il brand Assoholding e sviluppare campagne mirate nei confronti dei policy maker. I temi fiscali hanno un forte impatto anche sull’occupazione giovanile attraverso il potenziamento degli investimenti agevolati come i PIR alternativi. Per tale ragione, Assoholding si impegna nel favorire pratiche virtuose nei processi d’innovazione istituendo una struttura che si occuperà specificatamente di ricerca, luogo pensato come hub d’incontro per esperti, accademici e referenti di spicco delle grandi corporate innovative. Il progetto pilota è Common Home, condotto in partnership con Luiss.

Quali sono le altre aree strategiche che Assoholding intende sviluppare attraverso il Centro Studi?

L’Osservatorio Crisi di Impresa si concentrerà sullo studio della Direttiva Insolvency UE 2019/1023 recepita in Italia dal D.lgs. 12 gennaio 2019 n.14 con modifiche del Consiglio dei Ministri del marzo 2022. Il focus sarà sui temi che interessano la ristrutturazione preventiva, l’insolvenza e le interdizioni. L’azione del centro studi Assoholding consentirà un’analisi proattiva rispetto alle nuove misure in tema di procedure di risanamento e concordato preventivo. Poiché inoltre il passaggio o il ricambio generazionale ha assunto e assumerà nel prossimo futuro un’importanza fondamentale per il sistema produttivo italiano, abbiamo deciso di istituire uno specifico osservatorio dedicato al family business e al passaggio generazionale. Lo scopo è quello di sviluppare un insieme di policy, e di strumenti formativi, che consentano di avvicinare gli standard del nostro paese alle best practice internazionali.

Sono inoltre all’orizzonte anche novità sul versante internazionalizzazione?

Nelle prossime settimane sarà lanciata Delta, l’associazione gemella di Assoholding con base nel Regno Unito. Delta si propone di strutturare percorsi di creazione di valore sostenibile sul territorio londinese e della Gran Bretagna, oltre ad essere quindi la corrispondente Assoholding all’estero. Inoltre, Delta ha come prospettiva di accompagnare le aziende italiane (e quelle UK che vogliono entrare nel mercato italiano) sia con l’assistenza legale che con quella per le attività di marketing e comunicazione. L’obiettivo è quello di diminuire il gap che esiste fra la possibilità per le società italiane di internazionalizzarsi e la concreta realizzazione di un percorso imprenditoriale in un panorama che anche dopo Brexit continua ad offrire opportunità alle aziende europee.

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