A trionfare sul palco del Teatro Ariston è Arisa con Controvento e sul podio Renzo Rubino con Ora e Raphael Gualazzi e The Bloody Beetstroots con Liberi o no.
Una gara serrata e molto competitiva quella della finale, con molti colpi di scena.
I 13 Campioni si sono esibiti tutti con la proprie canzoni per raccogliere i voti, la scelta ha pesato per il 25% al pubblico da casa (un 25% era già stato raccolto dalla classifica provvisoria) e il restante 50% alla Giuria di Qualità.
Questa volta si rivolto agli europei in un pezzo molto più popolare parlando di Bellezza, quella del nostro Paese, e con riferimenti a Michelangelo si collega alla politica italiana, ripercorre tutti i maggiori successi nell’arte e nelle invenzioni, tutte le eccellenze nate in Italia dalle note musicali, all’mp3 e al pc, non si risparmia le frecciatine e i toni si alzano quando si esibisce in una canzone dedicata alla Merkel in cui si fa riferimento ad un’Italia che vende le proprie bellezze, maestosa e mafiosa, viene applaudito e questa volta niente fischi ed insulti, ma era davvero essenziale in una manifestazione musicale?
STROMAE, uno degli ospiti più attesi di tutto il Festival è entrato in scena come ubriaco cantando la sua Formidable, un brano intenso, raccontato dalla platea ed in mezzo ad pubblico stupito ma attento, emoziona fino al finale dove guadagna il consenso di galleria e platea.
Riccardo Sinigallia si è esibito fuori gara con la sua Prima di Andare via, un vero peccato perché il brano era molto valido, ma la pubblicità che ha avuto in questi giorni grazie alla squalifica di certo aiuterà a farla conoscere di più.
Anche ai Giovani hanno avuto il loro spazio, tutti e 8 si sono esibiti in un pezzo della loro canzone per favorirne un ulteriore diffusione tra gli spettatori.
I VINCITORI DEI PREMI
Premio Sala Stampa “Lucio Dalla” sezione Campioni: I Perturbazione con L’Unica
Una scoperta di questo festival, hanno raccolto il successo serata dopo serata fino ad entrare tra i favoriti, forse un po’ troppo tardi da non concedergli la vincita, ma questo premio è più che meritato.
Premio della Critica “Mia Martini” sezione Campioni: Cristiano de Andrè con Invisibili
Se della vincita di Rocco Hunt ieri sera bisognava aspettarselo, anche questo premio è piuttosto scontato, il brano era già stato osannato dalla stampa fin da prima l’inizio del Festival e poi strappato dalla gara dal voto del pubblico, in un qualche modo il brano doveva ricevere qualche titolo.
Premio al Miglior Testo “Sergio Bardarotti”: Cristiano de Andrè con Invisibili
I FINALISTI DEI CAMPIONI
Tutti e tre ex “Nuove Proposte”.
Una classifica decisamente ribaltata, soprattutto per Gualazzi che era difficile da immaginare sul podio, peccato per gli assenti Renga e Dè Andrè, i cui pronostici e bookmakers li davano per favoriti.
I tre si sono poi esibiti ognuno con la propria canzone in gara, fino ad arrivare all’attesissimo verdetto finale.
Si chiude così questa 64esima edizione del Festival di Sanremo, una kermesse musicale eterna che anche quest’anno ha regalato momenti si e momenti no, una nota positiva chiara ed evidente la scelta degli ospiti di grande spessore.
L’appuntamento quindi è per l’anno prossimo con la 65esima edizione del Festival, sperando in una manifestazione sempre più curata e in cui venga data sempre più importanza alla buona musica italiana.
Paolo Marco Rimmaudo
23 febbraio 2014