«Il deterioramento del quadro macroeconomico-spiega l’Istat- in parte dovuto alle manovre stesse, ha avuto un ruolo molto rilevante». «La bassa crescita», causata anche da manovre fiscali restrittive, «ha in parte vanificato lo sforzo» di consolidamento dei conti pubblici.
Nonostante le prospettive non proprio rosee descritte secondo l’Istat si prevede un aumento del prodotto interno lordo pari allo 0,6% quest’anno in termini reali, dell’1% nel 2015 e dell’1,4% nel 2016. Se negli anni di crisi a sostenere la produzione sono state soprattutto le esportazioni, invece da quest’anno dovrebbero migliorare i consumi interni: la domanda al netto delle scorte è prevista in crescita dello 0,4%. Un miglioramento delle condizioni di accesso al credito dovrebbe ulteriormente spingerela spesa delle famiglie, «sostenuta da un incremento del reddito disponibile nominale superiore all’inflazione al consumo».
E’ il Rapporto stesso a suggerire che «per mantenere i risultati conseguiti sembrerebbe opportuno attuare politiche per la crescita».
Luigi Carnevale
28 maggio 2014