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La pignorabilità della prima casa da parte dell’Agenzia delle Entrate e della riscossione

La questione riguardante la possibilità che l’Agenzia delle Entrate e della Riscossione (conosciuta anche l’acronimo di A.d.E.R.) possa pignorare l’abitazione principale del contribuente, in presenza di carichi tributari pendenti, rappresenta una questione molto importante.

L’obiettivo del presente articolo è quello di evidenziare come, nonostante sussista un timore diffuso, esistono limiti ben definiti alla pignorabilità della casa in cui si risiede abitualmente.

La normativa italiana, infatti, prevede che l’abitazione principale, al rispetto di determinate condizioni, non possa essere pignorata. Per avere questa tutela è necessario che l’immobile rispetti congiuntamente le seguenti condizioni:

Se tutte queste condizioni sono soddisfatte, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non può avviare un’azione esecutiva sull’immobile, anche in presenza di debiti con il Fisco.

Tuttavia, è importante precisare come tale divieto non escluda comunque in toto altre forme di garanzia che potrebbe azionare l’A.d.E.R., come ad esempio l’iscrizione di ipoteca nel caso in cui il debito superi i 20.000 euro.

In conclusione, la normativa offre una protezione significativa per l’abitazione principale del contribuente, tenuto conto soprattutto dell’importanza della stessa non solo a livello economico ma anche avuto all’importanza in ambito familiare. Chiarito ciò, comunque, è opportuno rappresentare come l’adempimento delle obbligazioni tributarie resti comunque un obbligo a carico dei contribuenti. Pertanto,  conoscere i propri diritti e doveri è il primo passo per affrontare con serenità eventuali problemi con il Fisco.

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