Negli ultimi anni il mercato degli affitti brevi a Roma ha conosciuto una notevole espansione, soprattutto grazie alla crescente domanda turistica, che segna anche un aumento significativo degli investimenti in questo settore. Infatti, con l’aumento del numero di piattaforme digitali, i proprietari di immobili romani hanno sfruttato l’opportunità di trasformare le loro proprietà in vere e proprie mini-imprese, affittandole a turisti per brevi periodi. Questa tendenza è si è riscontrata principalmente nei quartieri centrali dove l’offerta di alloggi temporanei è fiorita, tuttavia, ha avuto pure degli impatti contrastanti sul tessuto economico e sociale della città.
Da una parte, gli affitti brevi hanno contribuito a incrementare l’economia locale, generando entrate sia per i privati sia per l’intero indotto turistico, come ristoranti, bar e negozi. Molti proprietari di case hanno potuto aumentare i propri redditi, approfittando dei flussi turistici e la ormai facilità di utilizzo delle piattaforme online, che contribuiscono a aumentare popolarità della città eterna. I turisti preferiscono sempre di più alloggiare in appartamenti privati piuttosto che in alberghi tradizionali, attratti dall’idea di vivere un’esperienza più autentica.
Dall’altra parte, però, la diffusione degli affitti brevi ha anche generato criticità e, sicuramente, uno di questi è stato l’aumento dei prezzi degli affitti a lungo termine. Con l’aumento delle loro domande ,molti proprietari hanno preferito destinare le loro proprietà agli affitti brevi piuttosto che ai contratti stabili, riducendo così l’offerta di abitazioni per i residenti. Questo ha avuto degli effetti anche sui prezzi delle locazioni tradizionali, rendendo sempre più difficile per i romani trovare alloggi accessibili ed ha sollecitato le autorità cittadine a iniziare a discutere nuove regolamentazioni per il settore, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze dei turisti e dei residenti.
Le scelte politiche e normative dei prossimi mesi saranno cruciali per garantire una convivenza equilibrata tra l’interesse economico e la tutela del diritto alla casa per i cittadini romani, senza soffocare l’economia legata al turismo.