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Istat: occupazione da record, il tasso arriva al 62,2%

Operai del settore edile al lavoro nel cantiere della ex fiera di Genova, dove nascera' il nuovo waterfront di levante. Genova, 11 ottobre 2023. ANSA/LUCA ZENNARO (operai, lavoro, edilizia, edile, edili)

Secondo gli ultimi dati Istat, relativi a luglio 2024, l’occupazione è in aumento, toccando livelli record nel secondo trimestre. Mentre il livello di inattività rimane stabile, di rilievo sono i dati sul costo del lavoro, sulla distribuzione geografica dell’aumento dell’occupazione e sulla ricerca di impiego.

I dati Istat sull’occupazione

L’ultima analisi Istat riporta un aumento dell’occupazione: il tasso raggiunge il 62,2% (+0,2%), il livello più alto mai registrato nelle relative serie storiche trimestrali.

Si contano +329 mila occupati sull’anno e +124 mila sui 3 mesi precedenti. Nel secondo trimestre, gli occupati aumentano quindi di +0,5%. In particolare, i dipendenti a tempo indeterminato aumentano di +0,9%, gli indipendenti di +0,7%, mentre i dipendenti a termine calano di 1,9%.

Parallelamente il tasso di inattività tra 15-64 anni resta stabile al 33,1%, mentre la disoccupazione scende al 6,8%. Si tratta del livello più basso, dopo il terzo trimestre del marzo 2008.

Fonte: Istat

Ore, costo e geografia del lavoro

L’input di lavoro, misurato in termini di ore lavorate, diminuisce di 0,2%, rispetto al primo trimestre 2024. Guardando allo stesso periodo, il PIL registra una crescita, sia in termini congiunturali che tendenziali.

Anche il costo del lavoro (per Unità di lavoro equivalente a tempo pieno) è in aumento congiunturale (+1,9%), come conseguenza della crescita delle retribuzioni (+1,7%) e dei contributi sociali (+2,4%).

La crescita dell’occupazione si osserva soprattutto al Centro e al Sud, specialmente tra le donne e gli over 34. Rimane invece stabile per gli uomini e diminuisce in due categorie: al Nord e tra i giovani di 15-34 anni. Facendo un confronto annuo, l’aumento dell’occupazione più marcato è osservabile nel Mezzogiorno.

Come si cerca lavoro

Per quanto riguarda la ricerca del lavoro, ci si continua a rivolgere alla cerchia sociale primaria, ovvero parenti, amici e conoscenti. La scelta di questo canale informale riguarda il 74,7% delle persone in cerca di impiego.

È poi in crescita l’invio di domande, curriculum e la consultazione delle offerte, chiaramente online. Ma non mancano le persone che si rivolgono al Centro pubblico per l’impiego oppure ad agenzie private di intermediazione o somministrazione. 

Qualunque sia la modalità, è innegabile che qualche ingranaggio, almeno per ora, sia ormai in moto, visto l’aspetto tutto sommato ottimista del quadro occupazionale italiano generale.

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