Il Sultanato dell’Oman vanta un patrimonio culturale unico nel suo genere, frutto dell’intreccio di diverse civiltà avvenuto nei secoli in una terra crocevia tra Asia, Africa ed Europa. Conosciuto per i suoi porti che facilitavano il commercio, il Paese ha consolidato un’identità indistinguibile. Nel tempo, l’Oman è passato sotto il controllo di imperi come quello persiano e portoghese, fino a diventare un sultanato indipendente nel XVIII secolo.
L’Oman ha anche legami culturali e diplomatici importanti con l’Italia, soprattutto per quanto riguarda il turismo, i beni culturali e la cooperazione accademica e archeologica. Il settore turistico omanita è in forte crescita: il Paese attira visitatori da tutto il mondo grazie alla sua combinazione di paesaggi naturali, come le dune di Wahiba Sands, e un’offerta culturale che include musei e festival.
Gli omaniti sono altresì rinomati per le abilità artigianali apprese nei secoli, come l’oreficeria, la tessitura e l’intaglio del legno. Tutt’oggi prosperano attività quali la lavorazione dell’argento e del rame, nonché la tessitura beduina di tappeti, coperte e abiti dai vivaci colori e motivi geometrici. Rinomata è inoltre la produzione ceramica, come quella del distretto di Bidiya.
L’Oman è anche una Nazione ricca di festival culturali: tra i principali vogliamo ricordare il Bloom Oman, un festival floreale che attrae artisti da tutto il mondo al Museo Nazionale per esposizioni e incontri. Anche il Muscat Festival, uno dei festival culturali più famosi del Paese, che ospita le più importanti tradizioni dell’Oman, di solito tra gennaio e febbraio di ogni anno.