Il 3 ottobre, L’ambasciata di Romania presso la Repubblica Italiana ha celebrato il 145° anniversario dei rapporti diplomatici con l’Italia. Per l’occasione, si è tenuto, presso il Pantheon della capitale, un concerto dell’illustre Coro da Camera “Madrigal-Marin Constantin”.
Romania e Italia unite dalla musica
All’evento straordinario hanno presenziato il Ministro romeno della Cultura, Raluca Turca; l’omonimo italiano, Alessandro Giuli; il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone; il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciatore Riccardo Guariglia; infine, hanno partecipato molti altri esponenti istituzionali, ecclesiastici e diplomatici.

Il Coro Nazionale da Camera “Madrigal-Marin Constantin” prende il nome dallo storico Maestro, ricordato da molti come il mago della musica, per via della forza con cui dirigeva l’ensemble e per il merito di averlo reso un atto d’amore.
Nato l’11 aprile del 1963, il Coro è oggi considerato un fondamentale emblema e ambasciatore culturale (nel 1992 è stato infatti nominato Goodwill Ambassador dall’UNESCO) del patrimonio artistico, musicale e storico della Romania.
Va inoltre sottolineato che il Madrigal ha saputo resistere al regime dittatoriale di Nicolae Ceaușescu, nonostante la perenne spinta innovatrice che lo ha sempre caratterizzato.
145 anni di relazioni diplomatiche
Diretto dal Maestro Anna Ungureanu, in occasione dell’anniversario, si è esibito portando un ricco repertorio, che ha incluso opere tratte dal Rinascimento europeo, dalla musica bizantina e romena, oltre che diversi componimenti contemporanei.
Non poteva esservi mezzo migliore per celebrare i 145 anni di amicizia fra la Romania e l’Italia, un legame che via via si rafforza, su vari fronti. La musica si pone infatti come linguaggio universale, capace di unire realtà diverse.
Come ha dichiarato l’Ambasciatore di Romania, Gabriela Dancău «La Romania e l’Italia celebrano questa sera la solida amicizia e la fiducia reciproca fondate sui forti legami storici, culturali e umani che uniscono i nostri due popoli. Come partner strategici, guardiamo al futuro con fiducia pronti ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità insite nella grande famiglia europea e atlantica».