Il 18 luglio, alla Luiss, c’è stata la festa della celebrazione della Colombia e per i 160 anni dallo stabilimento delle Relazioni diplomatiche Colombia e Italia. Una festa a base di Vallenato, un genere musicale colombiano nato nel nord del paese. È stato dichiarato Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2015 per la sua ricca storia e significato culturale. È una sinfonia di diverse influenze apportate dagli strumenti, tra cui la fisarmonica austriaca, portata dai coloni tedeschi, la scatola degli schiavi afro-discendenti e lo strumento indigeno ‘guacharaca’ che evoca tradizioni ancestrali dell’interno del paese. Questo genere musicale mescola melodie nostalgiche e allegre con strutture poetiche spagnole, è un crogiolo di culture che celebra la diversità e lo spirito gioioso e resiliente del popolo colombiano. Quattro arie compongono il genere Vallenato: Paseo, Merengue, Son y Puya.
Ospite d’eccezione Mimi Anaya, nata a Montelíbano, Córdoba, Colombia. Ha iniziato la sua carriera musicale all’età di otto anni come cantante e fisarmonicista. Negli anni ’90 partecipa ai festival di musica vallenato, distinguendosi nel 1997 con il secondo posto al Festival della Leggenda Vallenata nella categoria giovani. Nel 2003, ha iniziato la sua carriera di attrice partecipando a serie televisive colombiane di successo. All’età di 16 anni, ha registrato il suo primo album. Attualmente è un’artista integrale, distinguendosi come attrice, cantante, fisarmonicista e compositrice.
Il programma dell’evento è stato composto da La cañaguatera, Mírame fijamente, Fidelina e il Pedazo de Acordeón, puya di Alejo Durán, scritta per la fisarmonica.