Il 1° agosto la Svizzera commemora il Patto federale del 1291, in cui i Cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo si promisero solennemente reciproca assistenza in caso di minaccia esterna. La leggenda vuole che i rappresentanti dei tre Cantoni fondatori («i Tre Confederati») abbiano giurato sul prato del Rütli, al di sopra del Lago dei Quattro Cantoni, di liberare il Paese dagli Asburgo. Tradizionalmente non può dunque mancare una celebrazione in questo luogo. In occasione della Festa nazionale, il presidente della Confederazione si rivolge all’intera nazione con un’allocuzione.
Ovunque, quindi, il 1° agosto si accendono falò e si sparano fuochi d’artificio. In alcuni luoghi, i bambini sfilano per le strade con lanterne decorate con la croce svizzera e lo stemma del loro Cantone e si svolgono cortei con costumi tradizionali ed esibizioni di cori di jodel, suonatori di corni delle Alpi e sbandieratori. In tutto il Paese esponenti della politica, dai membri del Consiglio federale alle sindache e ai sindaci, tengono discorsi per il 1° agosto.
In molti luoghi viene anche inscenata la mitica storia di Guglielmo Tell, il leggendario eroe dell’indipendenza svizzera che, si dice, si sia opposto a un balivo imperiale asburgico. Il famoso dramma in cui Tell deve colpire una mela posata sulla testa di suo figlio con una freccia della sua balestra è opera del poeta tedesco Friedrich von Schiller e data del 1804.