Lunedì 17 giugno alle ore 19:00, presso il Salone d’Onore del Museo delle Civiltà di Roma, verrà inaugurata la mostra etnografica “ROMANIA-ITALIA. L’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità”. L’evento è organizzato in occasione della Giornata Universale dell’IE 2024.
Questo evento unico offre un’occasione imperdibile per esplorare le ricche tradizioni artistiche di due paesi legati da profonde radici culturali e storiche.
La mostra si propone di mettere in luce l’arte del ricamo e della ceramica, due forme di espressione artigianale che sono parte integrante del patrimonio culturale dell’umanità. Attraverso un percorso espositivo curato nei minimi dettagli, i visitatori potranno ammirare manufatti preziosi, frutto di tecniche secolari tramandate di generazione in generazione. Ogni pezzo esposto racconta una storia di dedizione, maestria e creatività, evidenziando come queste tradizioni siano ancora vive e rilevanti nella società contemporanea.
Infatti, la tradizione della lavorazione della ceramica in Romania ha una storia lunga e ricca, che risale ai tempi antichi. La terracotta e la ceramica di argilla rumene sono parte integrante del patrimonio culturale del paese e riflettono le diverse influenze regionali e le tradizioni artistiche che hanno contaminato la Romania.
L’arte della ceramica in Romania ha origini antichissime, con testimonianze di produzione ceramica risalenti alla civiltà dei Daci, che esisteva nel territorio dell’attuale Romania prima della conquista romana. I romani influenzarono anche la ceramica rumena.
Le varie regioni della Romania hanno i propri stili di ceramica distintivi. Alcuni degli stili più conosciuti includono la ceramica Horezu della Romania meridionale, la ceramica Cucuteni della Moldavia, la ceramica Marginea della regione della Bucovina e la ceramica Corund della Transilvania.
Ma la tradizione rumena eccelle anche nel ricamo. La lasetă românească (macramè rumeno) è un vero e proprio crocevia di tecniche che si uniscono a formare questo pizzo particolare e di grandissimo effetto. La tecnica infatti è un misto tra Pizzo Rinascimento (dalla quale prende ispirazione), pizzo irlandese ad uncinetto e ricamo ad ago. Oltre ai disegni originali (che spesso sono disegnati a mano e difficilmente reperibili sul mercato, se non solo in vecchie pubblicazioni), per questa tecnica possono essere facilmente adattabili i pattern per il pizzo rinascimento o i cartoni per il tombolo.
I disegni tipici di questa tecnica prendo spesso spunto dalla natura, infatti la maggior parte sono ricchi di fiori, foglie, farfalle, uccellini, acini d’uva e foglie di vite. Spesso i pizzi vengono impreziositi con applicazioni centrali in lino o cotone ricamanti a mezzo punto, punto gobelin o punto croce. Ecco perché storia, tradizione e contaminazioni della Romania sono finalmente alla nostra portata alla mostra etnografica “ROMANIA-ITALIA. L’arte del ricamo e della ceramica, patrimonio dell’umanità”.