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Disney – L’arte di raccontare storie senza tempo: una mostra per adulti e bambini

Disney – L’arte di raccontare storie senza tempo è il titolo della mostra allestita presso il Mudec – Museo delle Culture di Milano – promossa dal Comune di Milano e prodotta da 24 ORE Cultura.

L’esposizione, visitabile fino al 13 febbraio 2022, è curata da Walt Disney Animation Research Library in collaborazione con Federico Fiecconi, storico e critico del fumetto e del cinema di animazione, ed ha proposto per la prima volta in assoluto centinaia di disegni originali provenienti dagli archivi Disney.

Fonte immagine: mudec.it/ita/disney/

Il progetto artistico

La mostra nasce con l’intento di ricordare Walt Disney ma anche di raccontare e mostrare al pubblico il lavoro che svolgono artisti e registi per poter realizzazione un capolavoro di animazione.

Al visitatore viene proposto un excursus dei lavori Disney realizzati in un periodo cronologico di oltre ottant’anni, precisamente dal 1933 con I tre porcellini fino al 2019 con Frozen 2.

Le leggende medievali, il folklore, le favole, le fiabe ed in particolare i miti greci, sono stati e continuano ad essere tutt’ora la fonte principale per i racconti animati. Walt Disney e il suo studio hanno attinto ad un variegato patrimonio: da Esopo a Charles Perrault, dai fratelli Grimm all’epica greco-romana, fino a giungere alla favolistica orientale e al Pinocchio di Carlo Collodi.

Il repertorio classico è stato modernizzato e reso più interessante con un processo lungo e scrupoloso che ha richiesto anche diversi anni. Partendo da un’idea iniziale viene costruito l’intero film attraverso migliaia di immagini eseguite con acquerello, carboncino, pastello, matita, grafite, inchiostro, guazzo, colori acrilici e a resina, pittura digitale.

Oltre ai bozzetti si possono ammirare maquette e rodovetri (particolari fogli trasparenti in acetato di cellulosa sui quali il disegno viene stampato e poi dipinto) usati per la progettazione di un fotogramma completo.

È presente anche la marionetta di Pinocchio utilizzata nel 1940 per la promozione del film, poi dimenticata in un magazzino della Disney per circa 60 anni e ritrovata solo nel 2003.

Le sale sono organizzate tematicamente e suddivise per generi: nella prima sono inserite le pellicole ispirate al mito greco e qui troviamo le Silly Simphonies (“Sinfonie Allegre” ovvero 75 corti animati prodotti dal 1929 al 1939, contraddistinti dal protagonismo assoluto della musica) La dea della primavera (1934) e Re Mida (1935) insieme alla sequenza di Fantasia della Pastorale di Beethoven (1940) e ad Hercules (1997).

Fonte immagine: mudec.it/ita/disney/

«Se puoi sognarlo puoi farlo»

L’allestimento dai colori tenui e delicati rimanda ai parchi Disney e per la gioia dei più piccoli è stato proposto un percorso che consente un’interpretazione personale della creativa arte dello storytelling. Come ricordano i curatori

«il visitatore viene incoraggiato a diventare egli stesso un narratore e potrà percorrere le sale della mostra non solo come spettatore passivo di contenuti, ma come attore protagonista degli stessi. L’obiettivo è infatti quello di costruire il proprio racconto, che si comporrà in un piccolo ‘libretto’ da portare con sé a casa. Attraverso postazioni interattive e un allestimento che evoca gli scenari dei grandi capolavori dell’animazione Disney, sarà lo stesso percorso di visita a fornire i ferri del mestiere di ogni storyteller. Sala dopo sala ognuno potrà sperimentare gli elementi strutturali fondamentali per dare vita a qualsiasi narrazione – ambientazione, personaggi, plot narrativo – fino a provare l’emozione di immedesimarsi nel lavoro di un artista dell’animazione attraverso le stesse tecniche dei Disney Studios».

Per la Disney è fondamentale che ogni storia contenga una morale e tutti i personaggi sono funzionali al raggiungimento di questo obiettivo. Ben caratterizzati sia a livello fisiognomico che caratteriale, vengono studiati minuziosamente per poter lasciare il segno nel cuore degli spettatori. Non solo eroi ed eroine ma anche gli antagonisti rivestono un ruolo primario e sono da sempre molto amati.

Biancaneve, ad esempio, rappresenta la donna rispettosa dei valori etici e morali del suo tempo che ha bisogno di un uomo per essere felice e quindi viene salvata dal principe azzurro; Ariel invece, ribelle e disobbediente, stravolge i canoni delle principesse e scrive da sola il suo futuro.

Ogni storia è profondamente ancorata al proprio tempo e risente dei cambiamenti che viviamo. Assistiamo ad un’evoluzione delle eroine che diventano personaggi forti e risoluti in grado di compiere azioni coraggiose e scelte difficili per il bene di tutti.

Il lieto fine amoroso non è più scontato e si affrontano tematiche come l’amicizia, il legame indissolubile tra sorelle, la parità di genere e il rispetto per l’ambiente.

Nelle pellicole Disney i bambini vengono incoraggiati ad affermare la propria individualità e a realizzare i propri sogni secondo il motto disneyano «se puoi sognarlo puoi farlo».

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