Gli agenti presenti in stazione sono subito intervenuti per bloccare i due ragazzi di origine spagnola ma uno di loro, riuscendo a piazzarsi in mezzo ai binari, ha paralizzato per qualche minuto la circolazione ferroviaria prima di essere preso dai carabinieri. La procura di Vibo Valentia, messa a conoscenza dell’accaduto, ha aperto un fascicolo a carico dei due spagnoli.
Il capotreno ha proseguito il viaggio fino alla fermata di Melito Porto Salvo; qui il personale del 118 l’ha medicato e trasportato all’ospedale di Polistena per accertamenti. Il treno sul quale viaggiava il controllore aggredito non figura tra i 15 elencati da Ferrovie come ‘treni a rischio’, segno che in realtà il fenomeno aggressione è ben più diffuso e radicato rispetto a quanto emerso nelle ultime settimane.
Questa la lista che Ferrovie ha stilato per indicare i treni che presentano le maggiori criticità e che – precisa Trenitalia – rischiano “di essere soppressi dal prossimo 26 giugno se non verrano presi provvedimenti atti a garantire la sicurezza del personale di bordo e dei viaggiatori entro 10 giorni” dalla chiusura del vertice di martedi scorso che si è svolto a seguito del ferimento del capotreno nel milanese:
Piemonte: N° 33029 Torino P.N – Cuneo; N° 10220 Cuneo – Torino P.N.; N° 10103 Torino P.N. – Ventimiglia. Veneto: N° 2248 Bologna C.le – Venezia S.L.; N° 2203 Venezia S.L. – Trieste C.le. Emilia Romagna: N° 2075 Piacenza – Ancona. Liguria: N° 24488 La sPezia – Sestri Levante; N° 655 Ventimiglia – Milano C.le; N° 11276 Sestri Levante – Savona. Toscana: N° 6637 Firenze S.M.N. – Arezzo; N° 23351 Firenze S.M.N. – Viareggio. Lazio: N° 12188 Nettuno – Roma T.ni; N° 12211 Roma T.ni – Nettuno. Campania: N° 2382 Napoli C.le – Roma T.ni; N° 3708 Sapri – Napoli C.le.
L’azienda – attraverso una nota – ha reso noto che sta “stilando i turni d’impegno e individuando l’elenco, per sua natura dinamico, dei treni sotto osservazione e da scortare. E da venerdi 26 anche i dirigenti di Trenitalia condivideranno di persona le difficoltà, laddove presenti, che incontra chiunque frequenti l’ambito ferroviario”.
“L’allerta – prosegue Ferrovie – sul rischio criminalità e sulle rilevanti difficoltà che tutti incontrano per mantenere un livello accettabile di serenità, lanciata insieme alle principali Organizzazioni Sindacali, va nella direzione di una civile e doverosa presa di coscienza del fenomeno microcriminale presente sui treni e nelle stazioni, come negli agglomerati urbani più importanti. Nessuno, né il Gruppo FS Italiane né le Organizzazioni Sindacali, intende imporre limitazioni al servizio ferroviario”.
“Il Gruppo Fs Italiane – chiude la nota – esprime gratitudine e riconoscenza agli uomini e alle donne della Polizia Ferroviaria per il lavoro svolto, spesso in silenzio, con grande sacrificio, a tutela di tutti. Con questi Rappresentanti dello Stato viaggiamo sullo stesso treno, condividiamo gli sforzi fatti e condivideremo quelli futuri”.
Davide Lazzini
19 giugno 2015