Trentuno sono stati i brani cantati da Gigi che, vestito in maniera semplice, con jeans e shirt nera, non si è mai fermato. “Sono a casa. Vi guardo tutti. Siete la mia famiglia. E’ un’emozione indescrivibile tornare al S.Paolo. Non ho parole. La scaletta è molto lunga questa sera. Pertanto, colui che domani deve andare a lavorare, so scurdasse di tornare presto a casa” – ha annunciato dal microfono il cantante al pubblico napoletano.” Dobbiamo investire sui giovani, perchè loro sono il futuro. Questa battaglia ( terra dei fuochi n.d.r) non l’ho fatta da solo, ma anche grazie all’aiuto dei molti sponsor. A me non piace vedere gente che soffre. Vorrei vedere tutti sorridere tutti i giorni e non solo quando canto – ha esclamato il cantautore napoletano. “Come figlio di questa terra – ha continuato Gigi – ho voluto scrivere un atto d’amore per questa città. Se la vedo, me sbatt o’ core.”
“Gigi D’Alessio? E’ un figlio sofferente di Napoli e l’arte lo ha fatto grande anche negli altri che hanno avuto pregiudizi nei suoi confronti. Napoli ancora una volta dimostra che ha mille sfacettature. C’è il concerto di D’Alessio, Avitabile, Bennato. Tutti lasciano il segno. Napoli è come una pagnotta” – ci ha detto l’attore e cabarettista napoletano Angelo Di Gennaro, presente al concerto.
” E’ la prima volta che ho assistito dal vivo ad un concerto. Bellissimo. Il calore della gente è impressionante – esclama Luisa Marinacci, residente a Napoli, in via Epomeo.
“Un bel concerto. C’è stata molta partecipazione. Le parole di Gigi hanno toccato tutti nel cuore e le sue canzoni esprimono sentimento ed amore” – ha aggiunto Andrea del quartiere Fuorigrotta.
Per la cronaca da registrare, prima dell’inizio del concerto, un episodio spiacevole avvenuto davanti allo stadio S. Paolo, dove alcuni scalmanati, nel tentativo di entrare senza biglietto nel settore Curva B, chiuso al pubblico, hanno aggredito alcuni steward. Per fortuna non gravi sono state le conseguenze. Durante il concerto, invece, alcuni donne, forse per la grande emozione, hanno accusato lievi malori, risolto subito grazie al pronto soccorso installato all’interno dello stadio.
servizio dell’inviato al S. Paolo: Luigi Rubino