Nuovo Rapporto Orso, buone notizie per i cuccioli di Daniza
Buone notizie dai monti del Trentino; secondo i dati forniti da Rapporto orso 2015 (completato nei giorni scorsi) la popolazione di plantigradi è sostanzialmente stabile (circa 50 esemplari) e presenta un buon livello di variabilità genetica. Gli esperti hanno contato 23 adulti (8 maschi e 15 femmine), 14 giovani (10 maschi e 4 femmine) e 11 cuccioli (2 maschi, 2 femmine e 7 indeterminati). Buone nuove anche per quanto riguarda i cuccioli dell’orsa Daniza, importata nel 2000 dall’Austria in seno al progetto Life ursus e morta nel 2014 a seguito di telenarcosi durante un tentativo di cattura: entrambi gli esemplari stanno bene e hanno superato senza problemi lo svernamento.
Il bear watching, possibile nuova risorsa
Altra novità per quanto riguarda il 2015 è il bear watching, che comincia a prendere piede e ad avvicinare l’Italia a Paesi come la Slovenia e la Svezia, in cui l’orso è considerato un’attrattiva turistica e dunque una risorsa da valorizzare e custodire a dovere. Il monitoraggio – precisa il Rapporto – si è svolto nel trimestre aprile – giugno 2015 da punti di vantaggio, panoramici, in 6 diverse aree. Nel complesso sono 63 le uscite di avvistamento; 170 ore di osservazione effettuate con strumentazione idonea da parte di piccole formazioni (1 – 7 persone) che per la prima volta hanno raccolto dati in maniera sistemica. Attaverso quest’attività i volontari hanno confermato che con l’attrezzatura adatta è possibile avvistare in sicurezza gli orsi negli ambienti aperti più in quota, in particolare nelle aree ricche di erba fresca, uno degli alimenti principali dei plantigradi.
I danni degli orsi, risarcimenti e i cani da guardanìa
Secondo quanto riferito dal Rapporto, per quanto concerne i danni provocati dall’orso bruno, «la PAT può vantare un’esperienza ormai quarantennale. Sin dal 1976 i danni vengono infatti indennizzati al 100% del valore materiale dei beni ed è possibile acquisire strutture di prevenzione (per lo più costituite da recinzioni elettrificate o cani da guardianìa). La relativa disciplina, normata dall’articolo 33 della L.P. n. 24/91, è stata più volte rivista ed aggiornata negli anni, sulla base anche delle direttive imposte dalla Giunta provinciale con la deliberazione n. 1988 del 9 agosto 2002. Con deliberazione n. 697 dell’8 aprile 2011 la Giunta provinciale ha ulteriormente rivisto la disciplina dell’indennizzo dei danni, prevedendo il risarcimento anche delle spese accessorie ed estendendo a lupo e lince l’indennizzo al 100% dei relativi danni. L’attività di prevenzione si svolge principalmente secondo due linee di intervento: il finanziamento fino al 90% del costo delle opere o la loro concessione in comodato ratuito e il supporto/consulenza agli allevatori, attraverso l’attività dei referenti zootecnici, che svolgono un servizio di assistenza e consulenza ai pastori, prevalentemente nel periodo dell’alpeggio». Delle 163 denunce del 2015, 128 erano attribuibili all’orso: per questo sono stati pagati circa 66mila euro d’indennizzi e nel 30% dei casi – attraverso l’analisi di feci o pelo – è stato possibile identificare addirittura l’animale responsabile. Nessun orso – rileva ancora il Rapporto – quest’anno si è rivelato particolarmente molesto ai danni di api, coltivazioni di frutta o greggi. Inoltre, a proteggere le attività di pastorizia sui monti Lessini e sulle Dolomiti del Brenta, ci sono 5 nuovi cani (3 femmine e 2 maschi di razza Maremmano – Abruzzese) da guardianìa antiorso e antilupo; gli esemplari sono stati affidati a 4 allevatori e si aggiungono agli altri 2 consegnati nel 2014.
Attacchi all’uomo e prevenzione
Oltre all’attacco di Cadine, in cui un uomo che faceva jogging con il suo cane è stato aggredito dall’orsa KJ2 (attualmente radiomarcata e monitorata dal Corpo Forestale) riportando gravi ferite, sono stati altri 2 (14 giugno e 24 luglio) i casi di incontro ravvicinato, noti come ‘falsi attacchi’: l’orso si avvicina con fare minaccioso ma senza entrare in contatto con l’essere umano. Il comportamento è tipico delle femmine accompagnate dai cuccioli e l’intento è quello d’intimorire l’intruso senza arrivare all’attacco vero e proprio. Nel 2015 sono anche stati investiti 2 orsi, una femmina adulta e uno dei cuccioli di KJ2. Entrambi sono sopravvissuti e il piccolo è comparso, in seguito, nelle immagini scattate dalle fototrappole. Nel 2015 sono stati organizzati incontri pubblici, laboratori scolastici e incontri con i media atti a promuovere la conoscenza dell’orso e del suo comportamento, così da generare maggiore consapevolezza e prevenire situazioni di pericolo. Oltre agli eventi pubblici, sono stati diffusi opuscoli informativi e sono stati distribuiti cartelli per ambienti esterni in tutta la provincia.