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Attentato in Germania: un’auto si schianta contro la folla del mercatino di Magdeburgo

Un attacco in Germania, al mercatino di Natale di Magdeburgo. Era un medico saudita alla guida di una Bmw scura a schiantarsi contro la folla, investendo diverse persone. Almeno 5 morti, tra cui un bambino, e circa 200 feriti, tra cui 41 risultano gravi.

Le indagini continuano ed è stato incriminato il killer. Il medico saudita, giunto in Germania nel 2006. Taleb Jawad Hussein Al Abdulmohsen è stato arrestato immediatamente di seguito ad un test antidroga, risultato positivo. Una personalità non inclusa negli elenchi dedicati agli islamisti considerati a rischio, ma a cui era stata imputata una nota di avviso per la sua pericolosità. Un avvertimento lanciato dalle stesse autorità saudite a Berlino, segnalazioni, però, che erano state ignorate: si credeva che Riad lo avesse bersagliato per aver ripudiato l’Islam.

Un’azione svolta autonomamente e in solitudine, che ha comportato un inasprimento della sicurezza e della difesa dei mercatini di Natale tedeschi.

L’operato della procura federale prosegue ed è in procinto di sottoporre a perizia psichiatrica Taleb Al Abdulmohsen. L’attentatore di Magdeburgo ha, infatti, presentato dichiarazioni alquanto confuse, legate perfino a teorie complottiste. Nel 2019 aveva manifestato di essere “il critico più aggressivo dell’Islam”, ragion per cui il procuratore capo di Magdeburgo, Hors Walter Nopens, ha dichiarato che il movente principale “potrebbe essere l’insoddisfazione per il modo in cui i rifugiati sauditi vengono trattati in Germania”.

Olaf Scholz ha definito l’attentato ai mercatini di Magdeburgo come “un’azione terribile e folle”. Un evento tragico, dove la legge deve intervenire e agire con tutto il suo impeto.

“Aggressore voleva farla pagare ai tedeschi”. Le affermazioni Mina Ahadi

Mina Ahadi, la presidente del Consiglio centrale degli ex-musulmani, ha dichiarato sul sito dell’associazione che l’autore dell’attacco di Magdeburgo ha “per anni terrorizzato l’associazione”. Un uomo che non odia solamente i musulmani, ma tutti coloro che non condividono i suoi principi e ideali. Taleb Al Abdulmohsen aveva più volte evidenziato di voler agire contro i tedeschi a causa del loro disinteresse rispetto al pericolo islamico. Un uomo che aderisce alle teorie cospirazioniste di estrema destra e che era stato precedentemente soggetto a denuncia da parte di un membro del Secular refugee Aid.

Segnalazioni a cui non è stato dato un evidente peso, dato che la polizia della Sassonia non riteneva Taleb A. una vera e propria minaccia.

Convocata una sessione straordinaria per discutere dell’attentato

Il Bundestag si prepara per una sessione straordinaria nel periodo natalizio. L’oggetto è proprio l’attentato di Magdeburgo. Il 30 dicembre dovrebbero riunirsi la commissione Affari interni e la commissione per il Controllo parlamentare, che si occupa di supervisionare l’attività dei servizi segreti.

È stato richiesto di far luce su come le autorità tedesche abbiano gestito le segnalazioni rispetto alle posizioni estremiste del saudita; un fallimento delle autorità che ha permesso la realizzazione dell’orrore di Magdeburgo.

La reazione dell’Italia

L’attentato ai mercatini di Natale di Magdeburgo si ripercuote sulle scelte di sicurezza e vigilanza italiane. Un rafforzamento in tutta Italia, non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri. Un timore principale: il rischio di emulazione. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si raccomanda di agire nella maniera più vigile possibile, motivo per cui vi è stata un’intensificazione del monitoraggio sugli ambienti dell’islamismo radicale.Di primaria importanza risulta la tutela e la sicurezza di tutti quegli ambienti ed eventi che possano ospitare folle, dai mercatini di Natale alle processioni, occasioni accresciute in vista del Giubileo.

Un esempio è quello di Bolzano, dove a piazza Walther è situato uno dei più noti mercatini natalizi. Gli accessi sono sorvegliati dalle forze dell’ordine e dalla Protezione civile, che si impegna, inoltre, nell’installazione di barriere di cemento per impedire, ai mezzi non autorizzati, un qualsiasi punto di accesso alla piazza.

I controlli saranno intensificati anche sui soggetti che potrebbero radicalizzarsi.

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