Un disegno che entrerà in vigore da settembre e che coinvolge le scuole primarie e secondarie. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato di aver firmato la circolare che vieterà in maniera assoluta e definitiva l’utilizzo degli smartphone nelle aule delle scuole elementari e medie. L’obiettivo è di realizzare una migliore didattica, di risollevare un sistema scolastico che fino ad ora è stato leso dall’utilizzo costante dei cellulari. Si sottolinea come non si tratti di un rifiuto della tecnologia, infatti, l’uso di tablet e computer viene mantenuto, ma solamente sotto sorveglianza del docente.
Migliorare l’apprendimento e responsabilizzare lo studente, questi sono i risultati da raggiungere attraverso la nuova digitalizzazione scolastica, bisogna tutelare gli alunni, rendendoli consapevoli di quelli che sono i rischi e le opportunità che i cellulari portano con sé. La ripresa della scrittura è un nuovo strumento utilizzato per rendere gli studenti più rigorosi e meno dipendenti dalla tecnologia stessa.
Il ministro Valditara ha annunciato anche il ritorno al “diario di una volta”, motivo per cui il registro elettronico verrà utilizzato solo per informare i genitori e non per l’assegnazione di compiti. Dal prossimo anno scolastico sarà avviato in alcuni istituti un “progetto per sperimentare assistenti basati sull’intelligenza artificiale”, non vi è una demonizzazione della tecnologia, ma solo la necessità di tutelare e migliorare il sistema dell’istruzione.
Il divieto dell’uso degli Smartphone nelle aule scolastiche è già applicato in autonomia da alcuni istituti, che mirano ad una svolta dal punto di vista “educativo”. Il ministro dell’Istruzione afferma che le famiglie continueranno ad essere informate tramite il registro elettronico, perché non si tratta di una guerra al digitale, quanto della volontà di far tornare lo studente a “carta e penna”, un qualcosa in cui man mano sta perdendo dimestichezza. In alcune scuole medie queste regole sono già attuate, infatti, quasi il 90% degli alunni della scuola secondaria hanno reso evidente come all’interno dei propri istituti fossero già applicate delle norme sull’uso degli smartphone.
Per ora esclusa l’idea di estendere il divieto alle scuole superiori dove, in ogni caso, più della metà delle classi, ovvero il 54%, utilizza i cellulari durante le ore di lezione esclusivamente per scopi privati.
Un ddl sulla condotta
Nuovi provvedimenti anche sul “voto di condotta”. È stato approvato, con una maggioranza limitata, il disegno di legge del Governo che prevede la bocciatura nel caso di un voto inferiore a 6 e il ritorno dei cosiddetti “giudizi sintetici” per la scuola primaria. Un metodo oramai eclissato, ma reintrodotto per ripristinare l’autorevolezza dei docenti e la responsabilità individuale. Si tratta di normative volte alla realizzazione di una cittadinanza più matura, che comprenda di far parte di una comunità che richiede doveri, diritti e rispetto, soprattutto per contrastare i fenomeni di bullismo e violenza, incrementati dall’utilizzo costante dei Social media
Un decreto non condiviso da tutti, come sottolinea la capogruppo del Partito democratico alla Camera, Chiara Braga, che vede l’opposizione all’introduzione di questa nuova normativa anche dell’Alleanza Verdi e Sinistra.