Nell’udienza generale odierna, Papa Francesco ha trattato in maniera estesa il tema della virtù della giustizia.
Rifacendosi ai due macro-conflitti in atto, in Ucraina ed a Gaza, ha chiesto nuovamente il cessate il fuoco immediato.
Ha inoltre riportato, verso la fine, la storia del soldato ucraino Oleksandr, morto a 23 anni.
La preghiera generale è stata la seguente: “Possano cessare questa e le altre guerre che continuano a portare morte e sofferenza in tante parti del mondo ”.
“Cessino le armi e torni a regnare la pace”
Proseguendo il ciclo di catechesi intitolato “I vizi e le virtù”, nell’udienza odierna Papa Francesco ha trattato il tema della Giustizia.
A quasi 33 mila palestinesi uccisi dall’inizio della guerra a Gaza, il pontefice ha ribadito l’urgenza di un cessate il fuoco immediato.
Ha inoltre chiesto di evitare un irresponsabile allargamento del conflitto ed ha espresso il suo profondo rammarico per tutte le persone uccise durante la distribuzione degli aiuti umanitari.
Ma il Papa ha parlato anche della guerra nella martoriata Ucraina, tenendo in mano il Rosario ed il Vangelo che appartenevano al soldato ucraino Oleksandr, morto a soli 23 anni.
Due oggetti lasciati come testamento. Come ha raccontato il pontefice, Oleksandr stava leggendo il Salmo 129 (Dal profondo a te grido, o Signore, ascolta la mia voce).
L’inno alla Giustizia
La catechesi odierna del Papa si è posta su un ricco piano teorico, toccando vari aspetti e sfaccettature della Giustizia: la definizione di tale virtù (la seconda tra quelle cardinali), l’uomo giusto, la legge e tutto ciò che ad essa è contrario.
Come ha spiegato, “senza giustizia si sancisce la legge della prevaricazione del forte sul debole”, che è la ricetta di qualsiasi conflitto.
Ogni guerra è infatti assenza di giustizia, uno sbilanciamento di potere.
“La virtù della giustizia”, ha proseguito Papa Francesco, “rende evidente – e mette nel cuore l’esigenza – che non ci può essere un vero bene per me se non c’è anche il bene di tutti”.
Unicuique suum
La Giustizia in quanto virtù non può restare un’idea, ma deve prendere corpo attraverso l’uomo.
Proseguendo la catechesi, il Papa ha spiegato che “l’uomo giusto è retto, semplice e schietto” nelle proprie azioni, nelle proprie scelte e nel proprio parlare cristiano.
A tal proposito, ha elencato tutto ciò che non è giusto in quanto lede l’altro e si oppone alla legalità (frode, usura, disonestà), criticando soprattutto chi non riconosce il giusto salario agli operai.
L’uomo descritto dal Papa sta forse diventando rarissimo nel mondo odierno, affetto da una perdita generale di moralità, empatia, in una parola, Giustizia.
Tutto ciò è stato la causa dell’estrema e patologica atomizzazione sociale e dei tragici scenari geopolitici in corso: la guerra dell’uomo sull’uomo.