
Nella patria dei musical va in scena ogni sera un pezzo di Italia, di cui non ci si aspetterebbe forse di vedere il musical ma è successo, fino al 28 aprile è possibile assistere a Berlusconi – A New Musical alla Southwark Playhouse Elephant di Londra.
Sembrava uno scherzo all’inizio, ma invece no, il musical su Berlusconi esiste, sta andando in scena e lo abbiamo visto, da italiano è impossibile non cedere alla tentazione. La curiosità era tanta.
Il musical è prodotto da Francesca Moody (Fleabag) diretto da James Grieve e scritto da Ricky Simmonds e Simon Vaughan , un team produttivo e creativo di certo non alle prime armi. Il musical debutta off West End alla Soutwark Playhouse di Londra che per l’occasione apre la nuova sede “Elephant”, un teatro/spazio per le arti performative nuovissimo, sullo stile rustico ma curato in ogni dettaglio.
In scena dal 25 marzo al 28 aprile, “Berlusconi A New Musical” racconta la storia del Premier grazie all’aiuto di tre donne coinvolte da vicino a tutte le vicende: l’ex moglie Veronica Lario, la pm Ilda Boccassini e la giornalista Fama (nome inventato ma ispirato ad un personaggio reale), le tre figure femminili fanno da fil rouge alla vicenda, affrontando aspetti diversi, dal suo essere “latin lover” fino a quello giudiziario.
La messa in scena è una scalinata di tre enormi gradini con una grande proiezione sullo sfondo e tre piccoli ledwall laterali, l’allestimento è molto curato, semplice e minimale. Il tutto appare come un grande fumetto, soprattutto la narrazione, presenti il “Bunga Bunga” e la rivisitazione in inglese di “Meno male che Silvio c’è” nelle oltre due ore di spettacolo (140 minuti, forse un po’ troppo, ma lo spettacolo è in rodaggio).
Si arriva perfino ad una scena romantica con Putin su una barca, abbracciati, a sottolineare la famosa amicizia fra i due.
Lo spettacolo ha un ritmo molto veloce ed è dinamico, si procede scena dopo scena fra brani solisti e pezzi corali coreografati in pieno stile musical.
Ciò che appare poco chiara però è la drammaturgia, c’è tanto, ma a fine spettacolo non è palese lo scopo dell’operazione, Berlusconi è un “buono” o un “cattivo”? Non si riesce a comprenderlo, ed alla fine la sensazione è che manchi per forza un pezzo, il musical prende i vari luoghi comuni e li mescola senza un approfondimento, una strada precisa, potremmo definirlo un grande ”giga-meme“ di due ore.
Può far sorridere, può far indignare, ma il perché non è ben chiaro.
Un inglese estraneo ai fatti accaduti probabilmente farà ancora più fatica ad unire i puntini.
Se le aspettative sono di conoscere davvero qualche aspetto della vita di Berlusconi inedito, questo non è il musical giusto. Può essere però curioso vedere come un occhio inglese (nemmeno un membro della produzione è italiano) possa dar vita ad una storia italiana.
Non ci sono bugie ma nemmeno grandi verità o spunti di riflessione.
Berlusconi è interpretato da Sebastien Torkia, il suo è un Berlusconi sempre presente in scena, eccentrico e sopra le righe in tutto, spietato e tagliente, un ottimo performer e convincente sia nel canto e nella recitazione, così come tutto il cast e le canzoni dello spettacolo, alcune molto interessanti e piacevoli da ascoltare. Ogni performer sul palco è davvero eccellente, insieme alla band al vivo che scopriamo alla fine essere collocata in uno scantinato del teatro (in collegamento video), questo va riconosciuto.
Comunque sia, un musical su Berlusconi, richiama l’attenzione dell’italiano a Londra, per chi volesse dare un’occhiata il musical sarà in scena fino al 28 aprile al Southwark Playhouse Elephant a Londra e i biglietti vanno dai 25£ a 40£.