Entusiastica l’accoglienza della critica, Hedy Weiss del Chicago Sun-Times, sottolinea la qualità del testo eduardiano «che potrebbe aver scritto Samuel Beckett se fosse stato un autore italiano anziché irlandese» per poi elogiare «Toni Servillo sublime protagonista e regista, il linguaggio del corpo dei 14 attori – fra i quali il meraviglioso Gigio Morra – e la scena poeticamente minimalista di Lino Fiorito magicamente illuminata da Cesare Accetta». Mentre Chris Jones, temutissima firma storica dell’autorevole Chicago Tribune, definisce Toni Servillo «un attore straordinario, fra Beckett, Chaplin e Peter Sellars, deliziosamente e perpetuamente perplesso e alcune scene davvero straordinarie».
Chicago è la prima tappa di una lunga tournée internazionale che toccherà in seguito importanti festival in Spagna come Temporada Alta a Girona e il Festival de Otono en Primavera a Madrid e luoghi leggendari della scena europea come il Maly Teatr a San Pietroburgo e la MC93 Bobigny a Parigi.
Redazione Spettacolo
27 giugno 2013