Reti inviolate nell’afa di Fortaleza–Il calcio moderno e la pay per view non conoscono soste, cosi sotto il sole cocente dell’una brasiliana, senza rispetto per giocatori e tifosi, protagonisti dimenticati dello show mondiale, va in scena la sfida tra Olanda e Messico. El tricolor scende in campo senza nessun timore reverenziale. I primi venti minuti sono tutti di marca messicana, con i centro-americani che impegnano l’estremo difensore olandese prima con Herrera e poi con Salcido. L’Olanda si affaccia dalle parti del portiere Ochoa solo al 27’ quando Van Persie aggancia in area, ma il suo tiro si spenge sull’esterno della rete. Al 32’, per la prima volta in questo mondiale, l’arbitro fischia il cooling break, ossimorico time out di tre minuti contro le alte temperature, tempo destinato al recupero nel finale di frazione. Terminata la pausa è ancora il Messico a rendersi pericoloso al 42’ con Dos Santos, ma la sua conclusione viene respinta sul primo palo dal portiere Cillessen.
L’Olanda ribalta il match–Pochi minuti dall’inizio del secondo tempo e il Messico spezza l’equilibrio della partita con una conclusione di collo pieno di Dos Santos. Passata in svantaggio l’Olanda aumenta la sua pressione sulla retroguardia messicana. Van Gaal decide di inserire il giovane talento Depay e l’ingresso del fantasista del Psv dona maggiore creatività alla manovra degli Orange che al 57’si vedono negati la gioia del gol da un grande intervento di Ochoa e dall’aiuto dal palo. L’Olanda crede nel pareggio e pochi minuti più tardi è Sneijder ad andare al tiro dopo una bella discesa di Robben, ma il tiro dell’ex Inter impatta sulla difesa messicana. Robben è l’uomo più pericoloso dell’Olanda e l’esterno del Bayer Monaco prima recrimina il penalty per un contatto in area messicana, giudicato regolare dal direttore di gara, e pochi minuti più tardi impegna nuovamente Ochoa dopo l’ennesima azione straripante. Al 75’ l’arbitro sancisce la nuova pausa per il time out. Finiti i tre minuti l’Olanda si getta in avanti alla ricerca della rete che si concretizza all’88’: dagli sviluppi di un calcio d’angolo il pallone giunge a Sneijder che al volo trafigge con potenza l’estremo difensore messicano. Passano solo quattro minuti e Robben si procura il rigore che Huntelaar realizza con freddezza. L’Olanda passa ai quarti, eliminato il Messico.
Meritano 2duerighe:
[su] Robben: l’ala dell’Olanda è il pericolo pubblico numero uno per la difesa messicana.Sua l’azione che porta al calcio di rigore nei minuti finali,portando l’Olanda ai quarti.
[giu] Marquez: stende in area Robben sancendo il penalty decisivo per l’Olanda. L’errore fatale nel finale offusca, ad ogni modo, solo in parte il mondiale di alto spessore dell’ex difensore del Barcellona.
Tabellino:
Olanda-Messico 2-1
OLANDA (3-5-2): Cillessen 6, Blind 5, De Vrij 6, Verhaegh 5 (57′ Depay 6),Vlaar 5,5, De Jong sv (9′ Martins Indi 5), Robben 7, Sneijder 7, Wijnaldum 6, Kuyt 7, Van Persie 5 (76′ Huntelaar 7,5). A disp.: Krul, Vorm, Janmaat, Kongolo, Veltman, Clasie, De Guzman, Fer, Lens. All.: Van Gaal 7.
MESSICO (5-3-2): Ochoa 6,5, Aguilar 5,5, Layun 6, Marquez 5, Maza Rodriguez 6, Moreno 5,5 (47′ Reyes 5,5), Guardado 6, Herrera 5,5, Salcido 6, Dos Santos 7 (62′ Aquino 6), Peralta 6 (75′ Hernandez sv). A disp.: Corona, Talavera, Ponce, Brizuela, Fabian, Pena, Jimenez, Pulido. All.: Herrera 6.
ARBITRO: Pedro Proenca(Portogallo).
MARCATORI: 48′ Dos Santos (M); 88′ Sneijder (O), 90′+4 Huntelaar rig. (O).
AMMONITI: Aguilar, Guardado, Marquez (M).
Damiano Rossi(Roma)
29 Giugno 2014