Nella prima giornata dei Campionati mondiali di nuoto 2015 l’Italia entra già nel medagliere grazie alla splendida gara di Matteo Furlan, ventiseienne di Pordenone esordiente in un campionato del mondo che conclude sorprendentemente al terzo posto la 5 km in acque libere, battuto in volata solo dal sudafricano Ho (oro in 55 minuti e 17 secondi) e al tedesco Muffels.
Poche ore prime la gara femminile sulla stessa distanza si era conclusa con la vittoria della giovane statunitense Haley Handerson, che conferma così l’oro di Barcellona 2013, davanti alla forte greca Kalliopi Araouzou, finalmente alla prima affermazione mondiale individuale dopo anni in cui partiva favorita ma non riusciva mai a centrare il podio, e alla tedesca Finnia Wunram. Conclude nona la diciannovenne azzurra Arianna Bridi, rammaricata per essere rimasta inglobata nella pancia del gruppo al momento decisivo, mentre la nostra punta di diamante Martina Grimaldi (bronzo a Londra nella 10 km e campionessa mondiale in carica nella 25 km) termina undicesima in questa 5 km a lei poco congeniale che le serviva più come allenamento in viste delle gare che preferisce.
La squadra azzurra del nuoto in acque libere ancora una volta non delude e porta così a casa l’ennesima medaglia e altri buoni piazzamenti in una delle discipline più toste dove intervengono tante variabili oltre alle capacità dell’atleta. In questa edizioni dei mondiali le gare si svolgono nel fiume Kazanka e un ruolo fondamentale lo svolgono le correnti del bacino; come non citare poi i calci e le manate che si prendono nuotando in gruppo e che rendono questo sport anche molto fisico o la difficoltà di nuotare seguendo una linea retta verso le boe che delimitano il percorso? Insomma, quando il gioco si fa duro noi italiani ci esaltiamo, ed è forse anche per questo che riusciamo da sempre ad essere una delle nazionali più forti in questa disciplina così complessa. Appuntamento a lunedì con la 10 km maschile con gli azzurri Vanelli e Ruffini.
di Lorenzo Vailati
26 luglio 2015